Flotilla, Greta non è partita: ecco perché è ancora ferma a Siracusa

L’attivista svedese ha abbandonato il comitato direttivo ma non la missione destinazione Gaza. Ma al momento si trova ancora in Sicilia

Flotilla, Greta non è partita: ecco perché è ancora ferma a Siracusa
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"Siamo partiti, stavolta non ci fermiamo più". Così, dalla rada di Portopalo di Capo Passero, nel Siracusano, la Global Sumud Flotilla ha annunciato la partenza di quarantadue barche dirette a Gaza per portare aiuti umanitari, assieme ad altre sei salpate dalla Grecia. Almeno per il momento non fa parte della spedizione Greta Thunberg, nuovo punto di riferimento del mondo pro Pal ma reduce dalla rottura con il direttivo.

Secondo quanto emerso, l’attivista svedese è rimasta a Siracusa. Oltre ad abbandonare il comitato direttivo, domenica Greta ha deciso di lasciare l'imbarcazione Family per trasferirsi sulla Alma, ma quest’ultima ha avuto problemi tecnici. Entrando nel dettaglio, il mezzo ha riportato un problema al serbatoio e non ha potuto raggiungere le barche ormeggiate in rada a Portopalo di Capo Passero. Un guasto tale da bloccare la partenza e non è ancora chiaro quando si unirà alla missione.

Seguiranno aggiornamenti sulla missione di Greta e della sua Alma. Non sono invece giunte conferme sulle cause dell’addio al comitato direttivo della Flotilla. Secondo quanto emerso negli ultimi giorni, le divergenze sarebbero legate alla strategia di comunicazione eccessivamente incentrata sulle vicende interne alla flottiglia e “non abbastanza sul genocidio in Palestina”.

Sulla vicenda è anche intervenuto Tony La Piccirella, attivista a bordo della stessa nave Family da cui è scesa l’ex paladina dell’ambiente: “C’è un comitato direttivo che prende delle decisioni tecniche e strategiche, Greta non vuole farne parte e le ragioni le sa lei. Si trova comunque sulla Alma, che è una delle due barche principali, e continua a supportare la missione”.

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