Cronaca internazionale

“Un grande onore”. Il discorso di re Carlo III al Bundestag

Nel suo discorso al parlamento tedesco re Carlo III alterna l’inglese al tedesco e ribadisce il proprio sostegno all’Ucraina

“Un grande onore”. Il discorso di re Carlo III al Bundestag
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Re Carlo III è il primo re britannico a pronunciare un discorso al Bundestag, il parlamento tedesco. Un evento storico avvenuto nel secondo giorno del suo primo viaggio ufficiale da sovrano, insieme alla Regina consorte Camilla. Sua Maestà ha alternato la lingua inglese a quella tedesca sottolineando, in tal modo, le origini dei Windsor, sospese tra il Regno Unito e la Germania.

Il discorso del re

La prima visita di Stato di re Carlo III e della Regina consorte Camilla è iniziata alle 14 del 29 marzo 2023, quando il loro aereo è atterrato a Berlino. In realtà la Germania doveva essere la seconda tappa del loro tour, che doveva iniziare a Parigi, ma le proteste che stanno agitando la Francia in questi giorni hanno reso impossibile e pericoloso il viaggio. La scelta dell’Europa per il primo tour reale non è stata certo un caso, ma il frutto di una precisa strategia che mira a rinsaldare i legami con i Paesi europei dopo la Brexit (anche se nel suo discorso Carlo III non ha mai pronunciato questa parola) e “l’opportunità per riflettere sui sacrifici e le sfide del nostro passato comune, dal quale è scaturita una duratura eredità di cooperazione e riconciliazione”, ha fatto sapere Buckingham Palace.

I sovrani sono stati accolti nella capitale tedesca con 21 colpi di cannone e su Twitter hanno scritto: “È una grande gioia poter continuare ad approfondire l’amicizia di lunga data tra le nostre due nazioni”. Il 30 marzo 2023 re Carlo III ha conquistato un importante primato: è stato il primo re britannico a parlare di fronte al Parlamento tedesco. Sua Maestà ha sottolineato che ciò ha rappresentato “un grande onore” per lui, un modo per “rinnovare i legami di amicizia” con la Germania.

Protagonista del discorso è stata la guerra in Ucraina. Carlo III ha dichiarato: “L'invasione non provocata dall'Ucraina ha inflitto le sofferenze più inimmaginabili a così tante persone innocenti. Innumerevoli vite vengono distrutte, la libertà e la dignità umana sono state brutalmente calpestate e la sicurezza dell’Europa minacciata al pari dei nostri valori democratici. Il mondo, però, non è rimasto a guardare. Siamo sconvolti da una tale distruzione, ma possiamo trarre coraggio dalla nostra coesione”. Il re ha aggiunto: “Germania e Regno Unito hanno mostrato una leadership vitale… abbiamo risposto in modo deciso, abbiamo preso decisioni che prima sarebbero state inimmaginabili”.

Legami culturali

Il re ha evidenziato “i legami culturali ed economici” tra Regno Unito e Germania, commentando: “Anche di fronte alle grandi sfide siamo fianco a fianco”, benché non manchi qualche piccola scaramuccia sportiva: “Penso alle nostre squadre di calcio”, ha ironizzato Carlo III, precisando di “non poter neanche cominciare ad esprimere quanto sia orgoglioso” dei rapporti tra i due Paesi, che sono anche “care relazioni familiari”.

Il sovrano ha ribadito: “Significa molto per me e mia moglie essere stati invitati in Germania per il mio viaggio all'estero ed è un onore in particolare essere qui con voi”. La presidente del Bundestag, Bärbel Bas, ha voluto ricordare l’impegno e il sacrificio dei cittadini britannici nella Seconda Guerra Mondiale, contro il nazismo: “Vi saremo grati per sempre. La Gran Bretagna è stata anche un rifugio per tanti nel 1938”.

Di fatto i Windsor sono legati a filo doppio con la Germania e non solo grazie al matrimonio della regina Vittoria con Alberto di Sassonia Coburgo Gotha. Nel 1714 salì sul trono britannico un re che neanche parlava inglese (ma lo imparò bene col tempo), cioè Giorgio I, di madrelingua tedesca e non molto amato dai sudditi. Ottenne la Corona grazie alla madre, Sofia del Palatinato, discendente di Giacomo I e di religione protestante. Così Giorgio I divenne il primo sovrano inglese del casato di Hannover.

Nel 1917, in piena Prima Guerra Mondiale, Giorgio V tentò di nascondere le origini tedesche della royal family, che minacciavano la stabilità del Paese e la sopravvivenza della monarchia, cambiando il cognome Sassonia Coburgo-Gotha in Windsor.

Carlo III, però, non avrebbe mai voluto rinnegare queste lontane radici, benché ancora oggi, ha riferito suo cugino Edouard di Anhalt non sarebbe “una cosa molto popolare per tanti inglesi”.

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