Cronaca internazionale

"Troppe proteste". E Macron fa saltare il viaggio di Re Carlo in Francia

Salta il viaggio di Carlo III e della Regina consorte Camilla in Francia: le autorità, alle prese con le proteste di questi giorni, non possono garantire la sicurezza di Sua Maestà

"Troppe proteste". E Macron fa saltare il viaggio di Re Carlo in Francia
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Annullato il viaggio in Francia di re Carlo III e della Regina consorte Camilla. I sovrani dovevano partire domenica 26 marzo per Parigi, ma il Paese è scosso dalle proteste e il presidente Macron sta affrontando una grave crisi politica e sociale. Per questi motivi l’Eliseo ha annunciato la cancellazione della visita di Stato del re, garantendo che sarà “riprogrammata il prima possibile”. Resta invariata, invece, la tappa in Germania prevista per il prossimo 29 marzo.

Primo viaggio da re d’Inghilterra

Per Carlo III doveva essere il primo viaggio da sovrano d’Inghilterra, un tour da ricordare tra Francia e Germania. Purtroppo, però, le cose non sono andate come Buckingham Palace aveva previsto. La Francia sta attraversando un momento difficile: le manifestazioni contro la riforma delle pensioni (cioè la legge che ha innalzato di due anni l’età pensionabile, portandola a 64 anni) non si fermano, i consensi nei confronti di Macron sono calati vertiginosamente. Il Paese, come ha scritto Il Corriere.it è “in rivolta”. Mancano, dunque, le condizioni affinché il viaggio di re Carlo III e della Regina consorte Camilla possa avvenire in un clima disteso e sicuro.

Il 24 marzo 2023, poco prima di mezzogiorno, l’Eliseo ha diffuso un comunicato ufficiale: “Considerato l’annuncio, ieri, di una nuova giornata nazionale di azione contro la riforma delle pensioni martedì 28 marzo in Francia, la visita del re Carlo III, inizialmente prevista dal 26 al 29 marzo nel nostro Paese, sarà rinviata. Questa decisione è stata presa dai governi francese e britannico, dopo un colloquio telefonico tra il presidente della Repubblica e il re questa mattina, per poter accogliere Sua Maestà il Re Carlo III in condizioni che corrispondono al nostro rapporto di amicizia. Questa visita di Stato sarà riprogrammata il prima possibile”.

Una decisione difficile

Di certo per Macron questa decisione deve essere stata molto difficile. Dover rimandare una visita di Stato per problemi interni è già molto spiacevole, un fallimento politico. In più il presidente francese sperava di inaugurare un nuovo capitolo nelle relazioni diplomatiche tra Francia e Gran Bretagna dopo le incomprensioni dovute alla Brexit.

Carlo III e Camilla avrebbero dovuto partecipare a un banchetto a Versailles il prossimo 27 marzo e recarsi a Bordeaux il giorno successivo. Purtroppo, però, lo Stato francese non potrebbe garantire la loro sicurezza: a Bordeaux è stato incendiato l’ingresso di legno del Municipio, mentre a Parigi si contano più di 900 incendi. Stando agli ultimi dati sarebbero state fermate 457 persone e ci sarebbero 441 poliziotti feriti in tutta la nazione.

Ad aggravare il pericolo già tangibile c’è stato anche l’annuncio di due sindacalisti, Mathieu Obry della Cgt e Yvan Fort di Force Ouvriere, i quali avevano promesso: "Continueremo la mobilitazione e anche la visita di re Carlo III sarà nel nostro mirino”. La Francia sembra davvero alle prese con una nuova rivoluzione. La situazione, soprattutto a Parigi, sarebbe sfuggita di mano sia ai manifestanti sia alle autorità. L’assessore Emmanuel Grégoire la definisce “molto preoccupante”, “quasi insurrezionale”.

Decisamente non l’atmosfera ideale per ospitare il re e la regina d’Inghilterra.

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