
L'ultimo test missilistico effettuato dalla Corea del Nord era diverso dagli altri. Quello andato in scena lo scorso 8 maggio, spiegano i media nordcoreani, era infatti una simulazione di attacchi nucleari contro le forze statunitensi e sudcoreane, in risposta alle esercitazioni militari congiunte svolte da Washington e Seoul. Nell'occasione Pyongyang ha impiegato sistemi missilistici a lancio multiplo da 600 mm (MLRS) e missili balistici Hwasong-11A a corto raggio (SRBM) dalla propria costa orientale. Sotto l'attenta supervisione di Kim Jong Un, ha riferito la Korean Central News Agency (Kcna), le esercitazioni "riuscite" miravano a familiarizzare le unità missilistiche nucleari con il "sistema nazionale di gestione integrata delle armi nucleari", alla luce delle manovre di Stati Uniti e Corea del Sud in preparazione di una potenziale guerra nucleare.
Il particolare test di Kim
Da quanto emerso, i test avevano uno duplice scopo: addestrare le unità militari nordcoreane a eseguire con maggiore efficacia attacchi missilistici e garantire una risposta rapida a una eventuale crisi nucleare. La Kcna ha criticato gli Stati Uniti e i suoi "Stati vassalli" per aver esteso le esercitazioni militari congiunte nella penisola coreana e nei suoi dintorni - esercitazioni che la Corea del Nord sostiene siano preparativi per una guerra nucleare. Dal canto suo Kim ha sottolineato la necessità di rafforzare il ruolo delle forze nucleari sia nella deterrenza che nella lotta contro la guerra. Il leader nordcoreano ha anche chiesto continui sforzi per migliorare la prontezza al combattimento e le capacità di attacco di precisione.
Kim Inae, portavoce del ministero dell'Unificazione della Corea del Sud, che gestisce gli affari intercoreani, ha descritto gli ultimi lanci nordcoreani come un "chiaro atto di provocazione" che viola le risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e che rappresenta una seria minaccia alla pace e alla stabilità nella regione. I capi di stato maggiore congiunti della Corea del Sud hanno spiegato che i lanci hanno coinvolto missili di vario tipo, lanciati da un'area attorno alla città portuale orientale di Wonsan. Il missile più lontano che avrebbe percorso circa 800 chilometri. Lee Sung Joon, portavoce dei Capi di stato maggiore congiunti, ha aggiunto che i test avevano probabilmente anche lo scopo di monitorare le prestazioni delle armi che Pyongyang intende esportare all'estero.
La tensione aumenta
I test missilistici – soprattutto questi ultimi - evidenziano la minaccia che la Corea del Nord rappresenta per i suoi vicini. Con il passare delle settimane a Seoul, Washington e Tokyo crescono le preoccupazioni per i crescenti legami militari tra Pyongyang e Mosca. All'inizio di questo mese, non a caso, Corea del Nord e Russia hanno confermato per la prima volta che il governo nordcoerano ha inviato truppe per supportare la guerra del presidente Vladimir Putin in Ucraina. Kim ha inoltre appena effettuato una (rara) visita all'ambasciata russa a Pyongyang per celebrare l'80esimo anniversario della sconfitta della Germania nazista nella Seconda guerra mondiale.
Kim ha tra l'altro assicurato che non esiterà a utilizzare la forza militare "se gli Stati Uniti e i suoi stati vassalli cercheranno di organizzare" un altro attacco contro la Russia. "Se si permette loro di continuare a non mascherare le loro azioni militari contro il territorio della potenza nucleare, i burattini ucraini diventeranno naturalmente abbastanza sfacciati da compiere tentativi ancora più oltraggiosi e audaci, e le truppe di Seoul, che sono i più fedeli lacchè degli Stati Uniti, diventeranno allo stesso modo sempre più sconsiderate", ha tuonato il presidente nordcoreano.
Gli ultimi test sottolineano anche l'ambizione della Corea del Nord di sviluppare le proprie armi. Kim ha infatti più volte promesso di rafforzare le capacità nucleari del Paese "senza limiti" per contrastare le minacce poste dal partenariato per la sicurezza tra gli Stati Uniti e i suoi alleati nella regione.
L'Hwasong-11 è una variante del missile a corto raggio, nota anche come KN-23 o KN-24, che Pyongyang, secondo l'Ucraina, ha fornito a Mosca nella sua guerra contro Kiev. Anche i media statali nordcoreani hanno scritto che il missile è in produzione in serie per essere impiegato nelle unità di prima linea.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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