
Solo l'altro giorno si parlava dell'intenzione del Principe Harry di abbandonare il cognome Mountbatten-Windsor per adottare quello della madre da nubile, ossia Spencer. Arriva invece oggi la notizia che i Duchi di Sussex abbiano deciso di inserire la voce "Altezza Reale" anche nei passaporti dei figli Archie e Lilibet. Ennesimo scontro con la Famiglia Reale inglese? Tutto fa pensare di sì.
Ogni possibilità di riconciliazione fra Harry e Re Carlo è stata smentita. Il mese scorso erano circolate voci in merito a un possibile riavvicinamento fra i due, ma pare che la situazione sia rimasta invariata. Il rinnovo dei passaporti dei piccoli Archie e Lilibet sarebbe stata l'ennesima goccia che fa traboccare un vaso fin troppo pieno. I due bambini hanno la doppia nazionalità, ed è stato proprio durante la procedura di rinnovo del loro passaporto britannico che si è verificato l'ennesimo scontro. Dopo sei mesi di attesa - mesi che hanno visto anche il coinvolgimento di avvocati - i documenti dei piccoli sono arrivati. Sparito il cognome Windsor, ma non certo i titoli.
Alla fine non è stato neppure necessario adottare il cognome Spencer - Harry aveva addirittura chiesto aiuto allo zio, e fratello di Diana, Charles Spencer. Nei documenti dei bambini compare il cognome Sussex - dal ducato di riferimento - preceduto dal titolo Sua Altezza Reale. Un bel cambiamento se si considera che il primo passaporto di Archie riportava il cognome Mountbatten Windsor. Insomma, Harry e Meghan sembrano averla spuntata.
I due hanno sì rinunciato a ogni ruolo e incarico reale, ma non intendono fare altrettanto per i figli. Archie e Lilibet manterranno quindi il titolo, in modo che siano poi loro a decidere in futuro.
Per il momento da Buckingham Palace tutto tace, anche se sono in molti a credere che l'ennesimo strappo di Harry e Meghan non abbia fatto piacere a Re Carlo e al resto della famiglia.Ad oggi, dunque, i dissapori restano. La frattura sembra ormai essere insanabile. In tutti questi mesi Harry non ha mai incontrato suo padre Carlo, neppure durante il suo recente viaggio a Londra.