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"Atto pericoloso". Duello in aria tra J-15 cinesi e caccia giapponesi: cosa è successo

Cina e Giappone hanno avuto un raro scontro aereo vicino a Taiwan, con radar cinesi puntati su F-15 giapponesi, provocando accese proteste di Tokyo

"Atto pericoloso". Duello in aria tra J-15 cinesi e caccia giapponesi: cosa è successo
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Nelle ultime ore si sono verificate nuove tensioni tra Cina e Giappone. Nelle acque a nord est di Taiwan, vicino allo Stretto di Miyako, è infatti andato in scena un raro scontro militare tra gli aerei militari dei due Paesi. Tokyo ha fatto sapere che i caccia della Marina cinese hanno effettuato un'illuminazione radar intermittente per il controllo del fuoco – un precursore tattico per l'ingaggio dei missili – sugli F-15J nipponici. "Queste illuminazioni radar sono andate oltre quanto necessario per la sicurezza del volo degli aerei", ha scritto il ministro della Difesa Shinjiro Koizumi su X, aggiungendo che il Giappone ha presentato una protesta alla Cina per il "deplorevole" incidente avvenuto lo scorso sabato.

Cosa è successo tra i caccia cinesi e giapponesi

Il ministero della Difesa giapponese ha fatto sapere che i caccia J-15 cinesi sono decollati dalla portaerei Liaoning e che si sono verificati due distinti casi di puntamento radar. Il primo incidente è avvenuto tra le 16:32 e le 16:35, ora locale, nello spazio aereo internazionale a sud est dell'isola principale di Okinawa, mentre il secondo è avvenuto tra le 18:37 e le 19:08. Il ministro Koizumi, come detto, ha definito l'azione un "atto pericoloso" che va oltre l'ambito delle operazioni di volo sicure e ha affermato che Tokyo ha formalmente protestato con Pechino. È la prima volta che il Giappone accusa pubblicamente un aereo militare cinese di aver utilizzato un radar di controllo del fuoco, indicando un potenziale aggancio di armi contro le sue forze armate.

Diversa la versione di Pechino. Wang Xuemeng, portavoce della Marina cinese, ha dichiarato che la portaerei Liaoning e la sua flotta stavano conducendo "un regolare addestramento di volo in uno spazio aereo e marittimo designato", come precedentemente annunciato. Wang ha inoltre specificato che durante questo periodo le Forze di autodifesa giapponesi si erano avvicinate alla zona e avevano creato disordini, interferendo con il normale addestramento e mettendo seriamente a repentaglio la sicurezza del volo. "L'entusiasmo del Giappone è completamente incoerente con i fatti. Esortiamo il Giappone a porre fine immediatamente alle calunnie e a limitare le attività in prima linea. La Marina cinese adotterà le misure necessarie, nel rispetto della legge, per salvaguardare con fermezza la propria sicurezza e i propri legittimi diritti e interessi", ha quindi concluso l'alto funzionario del Dragone.

Un incidente pericoloso

Puntare il radar di controllo verso un altro aereo è un gesto minaccioso, ha spiegato la Cnn, perché segnala un potenziale attacco e potrebbe costringere l'aereo preso di mira a intraprendere una manovra evasiva. "Siamo profondamente preoccupati per le azioni della Cina nelle ultime 24 ore. Continueremo a collaborare con il Giappone e a sostenerlo nel rispetto di questo ordine basato sulle regole", ha dichiarato Richard Marles, ministro della Difesa dell'Australia. Il mese scorso, il colonnello Jiang Bin, portavoce del ministero della Difesa cinese, era comunque stato chiaro: "Se la parte giapponese osasse oltrepassare la linea rossa e attirarsi guai, sarebbe destinata a pagare un prezzo elevato".

Gli eventi sopra citato hanno infatti seguito il transito del gruppo da battaglia della portaerei Liaoning attraverso lo Stretto di Miyako verso l'Oceano Pacifico. Il gruppo comprendeva la portaerei stessa, il cacciatorpediniere Type 055 Nanchang e i cacciatorpediniere Type 052D Xining e Kaifeng. La formazione ha condotto operazioni di volo a ovest dell'isola di Kita-Daito, a circa 270 km da Okinawa.

Separatamente, altre tre navi da guerra cinesi – il cacciatorpediniere Anshan Type 055, la fregata Linyi Type 054A e la nave rifornimento Dongpinghu – avevano attraversato lo stretto dirigendosi verso nord-ovest nel Mar Cinese Orientale.

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