Cronaca internazionale

Juice in viaggio verso Giove: partita la missione europea, con il contributo italiano

Il viaggio di Juice durerà circa otto anni, l'obiettivo è quello di raggiungere Giove e le sue tre lune, Europa, Ganimede e Callisto. Una missione in cui l'Italia ha dato un contributo che "sfiora il 50% del programma"

Juice in viaggio verso Giove: partita la missione europea, con il contributo italiano

Nuovo passo avanti nello studio dello Spazio: è iniziato oggi, venerdì 14 aprile, il viaggio di Juice, la missione europea diretta alla volta di Giove e delle sue lune. Si tratta di un progetto molto ambizioso, del valore di ben 1,6 miliardi di euro.

Un viaggio che durerà otto anni

Juice ha cominciato un percorso che durerà circa otto anni. Per raggiungere l'orbita di Giove, il gigante del Sistema Solare, impiegherà tutto questo tempo, tanto che l'arrivo è previsto per luglio 2031. Raggiunto il pianeta, Juice esaminerà anche le sue tre lune, ossia Europa, Ganimede e Callisto.

Lo scopo, oltre all'esplorazione dello Spazio e dei suoi pianeti, resta quello di scoprire se su Giove, o una delle sue lune, si trovano oceani o accumuli di acqua, magari nascosti sotto strati di superficie ghiacciata, che possono ospitare la vita.

Juice riuscirà a raggiungere il gigante gassoso ricavando la spinta necessaria dai passaggi ravvicinati con Venere, con la Terra e dal sistema Terra-Luna. Arrivata su Giove, Juice compirà ben 35 sorvoli su Europa, Ganimede e Callisto. Su Ganimede, unica luna a possedere un campo magnetico, la sonda resterà da dicembre 2034 fino a settembre 2035, continuando a raccogliere dati.

Juice partenza

Il merito dell'Italia

Juice (Jupiter Icy Moons Explorer) è partito oggi, con un giorno di ritardo causa condizioni meteo, dalla base europea di Kourou, nella Guyana francese. Il lancio è stato possibile grazie a un Ariane 5, un razzo lanciatore sviluppato e costruito sotto autorizzazione dell'Agenzia Spaziale Europea dalla EADS SPACE Transportation.

Il tutto è rientrato in una missione organizzata dall'Agenzia Spaziale Europea (Esa), e l'Italia ha dato un importante contributo. A far parte del progetto, infatti, sono l'Agenzia spaziale italiana e alcune università del nostro Paese. Non solo. Sono italiani anche un terzo degli strumenti che saranno utilizzati per studiare lo Spazio, così come i grandissimi pannelli solari installati su Juice. "Siamo fieri dei nostri ricercatori e delle nostre ricercatici, autentico patrimonio scientifico nazionale. È anche grazie a loro se questa nuova incredibile avventura parla italiano", ha dichiarato il ministro dell'Università e Ricerca Anna Maria Bernini.

La missione avrà inoltre il pregio di essere la prima in cui un veicolo orbiterà attorno alla luna di un altro pianeta che non sia la Terra.

Tanta soddisfazione

Le aspettative sono tante, così come è tanta anche la soddisfazione. "Lo spettacolare lancio di Juice porta con sé la visione e l'ambizione di coloro che decenni fa avevano ideato questa missione", ha dichiarato il direttore generale dell'Esa Josef Aschbacher, come riportato da Ansa. "Insieme spingeremo in avanti i confini della scienza e dell'esplorazione per rispondere alle più grandi domane dell'umanità", ha concluso.

Numerosi i professionisti che hanno lavorato e lavorano al progetto. Si parla di 18 istituzioni, 83 aziende e oltre 2mila persone di 23 Paesi.

"Il processo di formazione dei corpi celesti che orbitano intorno a un pianeta e la ricerca di possibili forme di vita elementare al di fuori della Terra sono alcune delle domande principali alle quali la missione potrà rispondere", ha aggiunto il presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Giorgio Saccoccia. "C'è già un'attesa spasmodica scienza a livello internazionale".

L'Italia, ha ribadito Saccoccia, ha fornito un contributo che "sfiora il 50% del programma".

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