Cronaca internazionale

"Movimenti nei siti atomici". Allarme per l'escalation di Cina, Russia e Usa

Secondo la Cnn le attività sono in aumento in tutti i prinicpali siti delle tre superpotenze. E l'incubo nucleare continua a imperversare a livello globale

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Cina, Russia e Stati Uniti ampliano i loro i siti per i test nucleari. È questo l'allarme lanciato da un articolo della Cnn, secondo cui le immagini satellitari del sito nucleare cinese nello Xinjiang, di quello russo nell'Artico e di quello americano in Nevada evidenziano come siano stato realizzati dei lavori di ampliamento delle strutture e scavato nuovi tunnel cui si aggiunge un aumento sensibile del traffico di mezzi.

La retorica nucleare

Gli indizi sembrano quindi suggerire che le tre superpotenze, impegnate in una nuova Guerra fredda non più bipolare come nel Novecento ma multipolare e pluridimensionale, si stiano concentrando anche su quello che rimane l'incubo di osservatori, leader e opinione pubbliche: una guerra atomica. Il pericolo non è certo imminente. Tuttavia, non si può nascondere come soprattutto dall'inizio della guerra in Ucraina il tema dell'utilizzo di armi nucleari, siano esse strategiche o tattiche, sia stato in qualche modo sdoganato.

Che poi questo sia sintetizzabile come una semplice minaccia priva di concretezza, questo non esclude che la narrazione rispetto ad alcuni anni fa sia decisamente cambiata. E lo confermano sia la ritirata dagli accordi sottoscritti nei decenni precedenti, sia da un rinnovamento dei programmi nucleari e missilistici.

In questo senso, le parole del segretario generale della Nato Jens Stoltenberg alla trasmissione "In Mezz'ora" appaiono chiare. "Non ravvisiamo alcuna minaccia militare imminente contro alleati Nato" ha rassicurato Stoltenberg, ma "la retorica nucleare della Russia è pericolosa e sconsiderata" ha continuato il segretario generale dell'Alleanza atlantica, e per questo motivo "servono una deterrenza e una e difesa forte".

Gli altri fronti

Nel frattempo, gli accordi siglati da Vladimir Putin e Kim Jong-un hanno riacceso i riflettori sulla Corea del Nord, in cui il regime da sempre utilizza la minaccia atomica come strumento diplomatico. E non va sottovalutato il tema sempre attuale del programma nucleare iraniano, che anche in queste ore è tornato al centro del dibattito internazionale per le parole del premier israeliano Benjamin Netanyahu alle Nazioni Unite.

"Finchè sarò primo ministro di Israele, farò tutto ciò che è in mio potere per impedire all'Iran di dotarsi di armi nucleari" ha detto il premier dello Stato ebraico.

Parole che confermano i rischi che la guerra ombra tra Iran e israele deflagri a un livello più alto senza che si raggiunga di nuovo un accordo tra Teheran, l'Aiea e Washington.

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