Esplode nel deserto Larry, l'uccellino di Twitter. Ecco chi c'è dietro

L'uccellino blu, ormai sostituito dalla lettera "X", è andato distrutto e i suoi frammenti saranno venduti all'asta

Esplode nel deserto Larry, l'uccellino di Twitter. Ecco chi c'è dietro
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Per anni è stata l'insegna simbolo di Twitter, prima di venire soppiantata dalla "X" che ha di fatto aperto la nuova era del celebre social network a seguito dell'acquisizione da parte di Elon Musk: un taglio col passato e un nuovo corso non solo nel nome e dal punto di vista grafico ma anche per ciò che concerne le caratteristiche e i contenuti.

Da quel momento in poi si erano un po' perse le tracce di quell'uccellino azzurro il cui cinguettio annunciava un aggiornamento o un nuovo post inizialmente di massimo 140 caratteri. Dopo la rimozione di quell'enorme insegna, alta 3,5 metri e del peso di circa 160 chilogrammi, si era deciso di metterla in vendita: "Larry", così era stato ribattezzato dai dipendenti dell'allora Twitter, è stato aggiudicato all'asta per una cifra di 34mila dollari dalla startup Ditchit, un servizio che si occupa di gestire compravendite tra privati. L'azienda, relativamente giovane, aveva effettuato un investimento mirato a rendere nota il più possibile fin da subito la sua app, e l'occasione di poter acquisire "Larry" era stata troppo ghiotta in termini di marketing per lasciarsela sfuggire.

Anche la scenografica fine di Larry nel deserto del Nevada è un atto conclusivo con chiaro scopo promozionale, dal momento che il video dell'esplosione che l'ha mandato in pezzi è diventato immediatamente virale su Youtube e in generale sul web."Elon Musk ha ribattezzato Twitter in X per sostenere la libera espressione. Stiamo facendo lo stesso per i mercati locali", hanno spiegato i responsabili della startup.

Originariamente l'acquisizione dell'enorme insegna che campeggiava sul quartier generale di Twitter a San Francisco era stata un'operazione nostalgia, dal momento che tutto il team di sviluppo è appassionato di tecnologia e di comunicazione digitale: "Abbiamo pensato che sarebbe stato bello possedere un pezzo di storia". Avere "Larry" in ufficio aveva soddisfatto questa voglia da un lato, ma dall'altro era riuscita a portare un po' di attenzione sul gruppo, visto che la vendita dell'insegna non era di certo passata inosservata.

Ora l'ultimo contributo di quello che è stato per anni il simbolo di Twitter, anche in questo caso una trovata pubblicitaria in grado di catalizzare l'attenzione mediatica: "Larry" è stato trasportato dalla California al Nevada, e nel celebre deserto, in una zona dove i visitatori possono testare le armi e sparare, si è provveduto a farlo esplodere.

Il video, diventato virale in poche ore, ha svolto la sua funzione pubblicitaria, ma non si tratterà dell'unico vantaggio: i frammenti dell'insegna saranno infatti venduti all'asta proprio sull'app Ditchit, che poi donerà i ricavi al Center for American Entrepreneurship, ente no profit che sostiene le neonate startup.

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