Cronaca internazionale

Morto Charles Feeney. Dalle origini umili ai duty free: chi era il tycoon più generoso d'America

È morto all'età di 92 anni Chuck Feeney, il miliardario che nel corso della sua vita aveva donato segretamente la maggior parte dei suoi guadagni. Una cifra che si aggirava intorno agli 8 miliardi di dollari

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È scomparso all'età di 92 anni Chuck Feeney, pioniere dei duty free che nel corso della sua vita aveva segretamente donato in beneficenza quasi tutta la sua fortuna, mentre lui abitava in un modesto appartamento in affitto a San Francisco. A dare la notizia la Atlantic Philanthropies, la fondazione che Feeney aveva creato all'inizio degli anni Ottanta.

Una storia che somiglia ad una favola

Feeney era nato in New Jersey nel 1931 da una modesta famiglia di origini irlandesi. Aveva iniziato la carriera vendendo liquori duty-free ai militari americani e in seguito come operatore radio della U.S. Air Force durante la guerra di Corea. Riuscì poi a laurearsi alla Cornell University di New York grazie a un fondo creato per permettere di studiare a chi era stato nell’esercito. In seguito si dedicò nuovamente alle vendite duty-free, insieme ad un ex compagno di studi Robert Warren Miller.

Insieme nel 1960 fondarono il Duty Free Shoppers, che si rivelò subito un'azienda di grande successo che lo portò in poco tempo a guadagnare un'enorme quantità di denaro. Nel 1984 senza parlarne al suo socio, decise di donare una gran parte dei suoi guadagni alla Atlantic Philanthropies, una fondazione che aveva creato appena due anni prima.

Venne definito da Forbes il James Bond della filantropia, pioniere dell'idea di donare i propri beni in vita, esortando anche altri miliardari a farlo, piuttosto che finanziare fondazioni dopo la morte. Il suo pensiero ispirò poi Bill Gates e Warren Buffet a lanciare nel 2010 il Givin Pledge (un'organizzazione nata per incoraggiare le persone estremamente ricche a contribuire con la maggior parte del loro patrimonio a cause filantropiche, ndr).

Come sono state usate le sue donazioni

Si stima che nella sua vita abbia donato circa 8 miliardi di dollari nelle più diverse cause, come per portare la pace in Irlanda del Nord, per permettere alla Cornell di costruire un campus tecnologico sulla Roosevelt Island di New York, modernizzare il sistema sanitario vietnamita, lavorare all’abolizione della pena di morte negli Stati Uniti e sostenere l’approvazione dell’Obamacare.

Le ultime donazioni sono state quelle al Global Brain Health Institute presso l’Università della California e l’Università di Dublino, la creazione dell’Atlantic Fellows for Racial Equity per combattere l’ingiustizia razziale con la Columbia University e la Nelson Mandela Foundation, la formazione dell’Atlantic Fellows for Social Equity con l’Università di Melbourne per affrontare la disuguaglianza sociale e la donazione di 136 milioni di dollari a cinque fondazioni per la salute.

Chi ha devoluto più di lui

Sempre secondo Forbes, le uniche persone che hanno donato più denaro di lui sono stati Warren Buffett, Bill e Melinda Gates, George Soros, Michael Bloomberg e MacKenzie Scott, l’ex moglie del fondatore di Amazon Jeff Bezos, ma, nessuno di questi ha ceduto parti così importanti della propria fortuna come Feneey.

Il ricordo della sua fondazione

Nell'annunciare la sua scomparsa, la sua fondazione ha ricordato la vita sobria che conduceva, raccontando che era noto per il suo orologio da 15 dollari, i sacchetti di plastica usati come valigetta e i voli economici che aveva sempre preso, durante tutta la sua vita.

La famiglia ha chiesto che le donazioni in sua memoria e a suo nome, siano destinate alla Cornell University, a Hear & Say o all’Atlantic Institute.

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