
È scomparso all'età di 95 anni Maurice Tempelsman, imprenditore di origini belghe, protagonista per decenni dell'industria dei diamanti negli Stati Uniti e noto al grande pubblico soprattutto per essere stato l’ultimo compagno della ex First Lady Jackie Kennedy. Tempelsman è deceduto a Manhattan, in seguito a complicazioni causate da una caduta.
Figura tanto influente quanto controversa, Tempelsman era un uomo capace di muoversi con disinvoltura nei salotti dell’alta società newyorkese come nei palazzi dei dittatori africani. A ricordarlo, tra gli altri, anche il Washington Post, che ne traccia un ritratto complesso e sfaccettato, specchio di una vita spesa tra business, diplomazia informale e relazioni sentimentali sotto i riflettori.
L’impero dei diamanti
Nato ad Anversa nel 1929 in una famiglia ebrea ortodossa legata al commercio dei diamanti, Tempelsman emigrò negli Stati Uniti dopo l’invasione del Belgio da parte dei nazisti. Negli anni ha costruito un vero e proprio impero nel settore, diventando per lungo tempo il più importante importatore di diamanti negli USA.
Alla guida della sua società, la Lazare Kaplan International, ha gestito investimenti in numerose miniere in Africa, consolidando una rete di rapporti e alleanze, talvolta oggetto di critiche. Tempelsman, infatti, era noto anche per i suoi legami con figure autoritarie del continente africano, come Mobutu Sese Seko, presidente dello Zaire, oggi Repubblica Democratica del Congo.
Come sottolineato dal giornalista Tim Weiner, autore di The Folly and the Glory, Tempelsman "si era inserito perfettamente in questo meccanismo, inseguendo i propri interessi e quelli di Mobutu, mentre lo Zaire saccheggiava le sue risorse naturali, mantenendo al tempo stesso una facciata di alleanza con gli Stati Uniti nella guerra fredda contro l’URSS".
L’amore con Jackie Kennedy
Al di là del suo ruolo nel mondo degli affari, Maurice Tempelsman divenne noto al pubblico americano soprattutto per la sua lunga relazione con Jacqueline Kennedy Onassis, l’ex moglie del presidente John F. Kennedy. Il loro legame sentimentale sbocciò alla fine degli anni Settanta, cinque anni dopo la morte di Aristotele Onassis, secondo marito di Jackie.
Negli anni Ottanta, Tempelsman divenne una presenza costante al fianco della ex First Lady: insieme passeggiavano a Central Park, partecipavano agli eventi più esclusivi di New York, e vivevano nell’attico sulla Fifth Avenue, dove lui si trasferì dopo essersi separato, almeno formalmente, dalla moglie.
La loro unione, seppur mai ufficializzata con un matrimonio, fu duratura e profonda. Alla morte di Jackie, nel 1994, Tempelsman rese omaggio alla compagna recitando al funerale la poesia "Itaca" di Costantino Kavafis, simbolo del loro viaggio condiviso.
Una vita tra potere, lusso e contraddizioni
Maurice Tempelsman ha incarnato per decenni una figura di connessione tra mondi lontani: dall’eleganza discreta dell’Upper East Side alle zone grigie del commercio internazionale di risorse preziose. In lui si intrecciavano affari e relazioni personali, luci e ombre, potere economico e vicinanza politica, fino a diventare una delle personalità più singolari, e discusse, della scena americana del secondo Novecento.
Con la sua
scomparsa si chiude un altro capitolo della storia legata alla dinastia Kennedy, e più in generale alla narrazione pubblica di un’epoca fatta di sogni americani, diplomazie parallele e amori da copertina.