Cronaca internazionale

Elon Musk e quel prestito da un miliardo per comprare Twitter

Secondo il Wall Street Journal, Elon Musk ha ottenuto un prestito da un miliardo di dollari da SpaceX mentre stava acquistando Twitter. Così il magnate può ottenere fondi dal suo impero di aziende

Elon Musk e quel prestito da un miliardo per comprare Twitter

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Un prestito da un miliardo di dollari da una sua società mentre ne stava acquisendo un'altra: secondo il Wall Street Journal, Elon Musk avrebbe ottenuto un prestito da SpaceX - l'azienda aerospaziale statunitense con sede a Hawthorne costituita nel 2002 dallo stesso Musk con l'obiettivo di ridurre i costi dell'accesso allo spazio - nello stesso periodo (ottobre 2022) nel quale stava negoziando l'acquisto della piattaforma social Twitter, ora nota come X, per 44 miliardi di dollari. Secondo la testata Usa, SpaceX avrebbe approvato il prestito da un miliardo di dollari, sostenuto da una parte delle azioni SpaceX di Musk, e il magnate lo avrebbe prelevato per intero nel giro di un mese, secondo quanto riportato dal giornale, che cita alcuni documenti. Non sarebbe la prima volta che il milionario chiede un prestito alle "sue" aziende per finanziare alcune attività: in precedenza aveva dichiarato al Wall Street Journal di aver preso in prestito 20 milioni di dollari nel 2009 per contribuire a finanziare Tesla.

Così l'uomo più ricco del mondo ha acquisito Twitter

Come ricorda l'agenzia Reuters, il milionario è il maggiore azionista di SpaceX, con una quota del 42% e quasi il 79% del potere di voto a marzo, secondo il rapporto, che cita un documento depositato presso la Federal Communications Commission. Circa 13 miliardi di dollari dell'accordo da 44 miliardi di dollari di Musk per rilevare Twitter sono stati finanziati anche da banche di Wall Street come Morgan Stanley e Bank of America.

Tali prestiti erano garantiti da alcune azioni Tesla di Musk. Quel debito ora viene ripagato da (X) Twitter, anziché da Musk, con pagamenti di interessi pari a circa 1,5 miliardi di dollari all’anno, riferisce Business Insider. Secondo l'ultimo rapporto del Wsj, Musk avrebbe inoltre chiesto tre prestiti da 500 milioni di dollari a SpaceX tra il 2018 e il 2020, prima di rimborsarli alla fine del 2021. Un modus operandi che starebbe costando a Tesla un'indagine federale per il "Project 42" - che si ritiene coinvolga la costruzione di una casa in vetro proprio per lo stesso Musk. Secondo il rapporto del Journal, il consiglio di amministrazione di Tesla avrebbe indagato sull'eventuale coinvolgimento del magnate nel progetto e anche sulla quantità di tempo che i dipendenti avevano dedicato al fantomatico "Project 42".

La guerra del magnate all'Anti-Defamation League

Nelle ultime ore, per non farsi mancare proprio nulla Elon Musk ha dichiarato guerra all'Anti-Defamation League, l'organizzazione ebraica che si batte contro l'antisemitismo e l'estremismo online. Secondo il magnate, infatti, l'Adl starebbe cercando di far chiudere la sua piattaforma social con false accuse di antisemitismo indirizzate all'azienda e al milionario stesso. In un thread pubblicato proprio su X, il tycoon ha affermato che le vendite pubblicitarie per l'ex Twitter sono diminuite del 60% e dietro questo calo ci sarebbe proprio la longa manus dell'Anti-Defamation League.

In precedenza, l'uomo più ricco del mondo ha citato in giudizio il Center for Countering Digital Hate, accusandolo di aver danneggiato i rapporti di X con gli inserzionisti.

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