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Brexit, Starmer promette meno barriere con l’Ue: cosa cambierà

Il nuovo premier britannico Keir Starmer ha promesso di lavorare con i leader europei per ripristinare i legami inaspriti dalla Brexit: "Vogliamo lavorare con tutti voi per ristabilire le relazioni"

Brexit, Starmer promette meno barriere con l’Ue: cosa cambierà
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Keir Starmer, il nuovo premier britannico, ha indicato la via: per il Regno Unito è arrivato il momento di ristabilire i rapporti con l'Unione europea. Aprendo il vertice della Comunità politica europea a Blenheim Palace, Starmer ha parlato della necessità di attuare un "reset" dei rapporti tra Uk e Ue, rafforzare relazioni esistenti e costruirne nuove. "Il Regno Unito e l'Unione Europea, lavorando insieme come partner sovrani, rappresentano una forza potente per il bene di tutto il nostro continente, per la pace, per la sicurezza, per la prosperità e per tutti i nostri cittadini", ha affermato Starmer. "Vogliamo lavorare con tutti voi per ripristinare le relazioni, riscoprire il nostro interesse comune e rinnovare i legami di fiducia e amicizia, il diritto e il tessuto della vita europea", ha aggiunto spiegando che "questa è la scelta del governo che guido". Ma cosa significa tutto questo in termini concreti?

La nuova ricetta di Starmer

Per capire quale potrebbe essere la ricetta di Starmer è utile leggere la lettera aperta scritta dal ministro degli Esteri David Lemmy, dove si fa più o meno espressamente riferimento a tematiche quali difesa, sicurezza, ricerca e commercio. Il neo premier, del resto, ha trascorso gran parte della sua campagna elettorale promettendo di "abbattere le barriere inutili al commercio" con l'Ue, mentre i laburisti hanno continuato ad evocare l'importanza di normalizzare le connessioni con il resto del continente.

Al momento non ci sono, sul tavolo, negoziati tra le parti. Non solo: come ha scritto il Financial Times, i funzionari di Bruxelles non sarebbero disposti a riaprire gli accordi sulla Brexit. Prima l'Ue si aspetta che il governo britannico attui il Quadro di Windsor, l’accordo stipulato della Commissione europea e dall’ex premier britannico Rishi Sunak nel febbraio 2023.

Nelle prossime ore, tuttavia, Starmer dovrebbe spiegare ai leader presenti al vertice della Comunità politica europea come proverà a rinnovare le relazioni tra Uk e Ue. I punti focali riguarderanno difesa e sicurezza, oltre che i controlli alle frontiere. Da quanto emerso, la Brexit non è in discussione ma Londra vorrebbe ammorbidire l'approccio con l'Unione europea. "Oltre alla sicurezza, vogliamo fare di più insieme per portare la prosperità nel nostro continente. Nessuno di noi può affrontare da solo l'urgenza dell'emergenza climatica: abbiamo bisogno di un'azione globale coordinata", ha scritto il ministro degli Esteri Lammy.

La nuova era dei rapporti tra Ue e Uk

Il premier britannico ha dichiarato di voler "dare il via" alla ricostruzione del travagliato rapporto della Gran Bretagna con l'Europa, concentrandosi inizialmente sulla creazione di legami sulle questioni di sicurezza e su una lotta comune contro l'immigrazione illegale. In caso di rapporti più morbidi, potrebbero alleggerirsi anche le norme relative a commercio, ricerca e viaggi. Non è un caso che The3Million, un'associazione che tutela i diritti degli europei nel Regno Unito, abbia scritto a Starmer chiedendo una revisione del Settlement Scheme, ovvero il meccanismo di regolarizzazione dei cittadini europei che vivono in Gran Bretagna.

Un passo alla volta. Il governo di centro-sinistra dell'Uk, come detto, punta infatti prima ad attuare un nuovo patto di sicurezza tra Regno Unito e Unione europea, che Starmer spera di siglare al più presto.

Londra intende collaborare più strettamente con l'agenzia di polizia europea Europol contro il traffico di esseri umani, nell'ambito delle misure volte a rafforzare la sicurezza delle frontiere in seguito alla decisione di Starmer di eliminare il controverso piano dei conservatori di inviare in Ruanda i migranti che arrivano nel Regno Unito via mare.

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