Atmosfera sempre tesissima all'interno della Famiglia Reale, e non solo per i costranti attriti con Harry e Meghan, i ribelli Duchi di Sussex: a generare malumori è anche la presenza di Andrea, terzogenito della Regina Elisabetta II e del Principe Filippo. L'ex Duca di York è finito travolto dalla bufera che si è scatenata con il caso di Jeffrey Epstein, finanziere americano condannato per reati sessuali.
L'amicizia con Epstein, e le pesantissime accuse di Virginia Giuffre, che ha affermato di essere stata costretta ad avere rapporti sessuali con l'allora Principe Andrea quando era ancora minorenne, hanno distrutto al figura del terzogenito di Elisabetta II, coprendo di vergogna l'intera Royal Family. Considerata la situazione, Re Carlo è stato costretto a prendere tutta una serie di provvedimenti. Lo scorso 17 ottobre Andrea ha rinunciato a utilizzare il suo titolo di Duca di York. Successivamente, il Re ha deciso di togliergli ufficialmente anche il titolo di Principe. Ma non basta. Andrea è ormai scomodo a corte, così come in Inghilterra. Ed ecco che, stando ad alcuni rumors, pare proprio che ci sia un piano per allontanarlo.
Stando a indiscrezioni riportate dalla stampa inglese, Andrea starebbe presto per lasciare la casa nel Norfolk in cui è stato alloggiato: Carlo III, infatti, starebbe pensando a ben altre sistemazioni per lo scomodo fratello. Si vocifera che si stia preparando un vero e proprio esilio, ma di lusso. Il Re avrebbe scelto il Bahrein. Il Mail on Sunday parla infatti di un incontro fra Carlo e Hamad bin Isa Al Khalifa, re del Bahrein. I due si stavano forse accordando per la partenza di Andrea? I tempi sono sospetti, perché subito dopo l'incontro, Carlo ha privato il fratello minore dei titoli.
Tutto può essere, anche se da Buckingham Palace non trapela nulla. Andrea, in ogni caso, non si troverebbe troppo male nel Bahrein, dato che vi si è sempre recato spesso. Lì, fra l'altro, avrebbe tutti gli agi e le riverenze che spettano ai membri della famiglia reale.
Sarebbe lontano dal caos mediatico e, cosa per lui più importante, non correrebbe il rischio di essere estradato, dato che non vi sono accordi di tal genere fra Bahrein e Stati Uniti. Una sistemazione conveniente per chi non vuole essere costretto a testimoniare sul caso Epstein.