Cronaca internazionale

"Russia responsabile", "L'Occidente ha già deciso": scontro sulla morte di Navalny

Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo, ha replicato alle reazioni dell'Occidente alla morte di Alexey Navalny: "Le cause del suo decesso devono ancora essere accertate"

"Russia responsabile", "L'Occidente ha già deciso": scontro sulla morte di Navalny
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L'Occidente è unito nel chiedere alla Russia di rendere conto di quanto accaduto ad Alexey Navalny, morto all'età di 47 anni nella colonia penale n.3 dell'Okrug autonomo di Yamalo-Nenets. "Il 16 febbraio di quest'anno, nella colonia correzionale n. 3, il detenuto Navalny A.A. si è sentito male dopo una passeggiata, perdendo quasi immediatamente conoscenza", ha comunicato l'istituto spiegando che gli operatori sanitari avrebbero effettuato invano tutte le misure di rianimazione necessarie. Le cause della morte devono ancora ufficialmente essere accertate, hanno spiegato da Mosca. I leader occidentali hanno però subito puntato il dito contro Vladimir Putin, accusandolo di essere il principale responsabile di quanto avvenuto. Il Cremlino ha reagito con veemenza, facendo presente che l'esame forense non è ancora disponibile, e che dunque non ha senso giungere a conclusioni tanto immediate quanto azzardate. All'orizzonte si intravede un nuovo braccio di ferro.

La versione della Russia

Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo, ha scritto su Telegram un messaggio emblematico: "La reazione immediata dei leader della Nato alla morte di Navalny, sotto forma di accuse dirette alla Russia, è rivelatrice di se stessa". Chiaro il senso delle sue affermazioni: anche se gli esami ufficiali per accertare le cause del decesso di Navalny, l'Occidente "ha già pronte le sue conclusioni", ha ribadito la stessa Zakharova, lasciando intendere che Unione europea e Stati Uniti starebbero sfruttando l'accaduto per fini politici accusando Mosca.

Sull'agenzia russa Interfax si legge che l'ambulanza avrebbe raggiunto in circa 7 minuti la colonia penale in cui Alexei Navalny stava scontando la sua pena, e che ci sarebbero voluti altri 2 minuti per arrivare al paziente. Pare che i medici abbiano quindi provato a rianimare lo stesso Navalny per più di mezz'ora. "Il tempo di viaggio dell'equipaggio dell'ambulanza è stato di meno di 7 minuti. I medici hanno raggiunto il territorio della colonia in 2 minuti. I medici arrivati sul posto hanno continuato le misure di rianimazione che i medici della colonia avevano già fornito. E le hanno portate avanti per più di mezz'ora. Tuttavia, il paziente è morto", hanno riferito fonti mediche.

La posizione degli Usa sulla morte di Navalny

Stati Uniti ed Unione europea non sono rimaste in silenzio. Per quanto riguarda Washington, Andrew Sulliavan, consigliere per la Sicurezza Nazionale, ha dichiarato che la Casa Bianca sta "attivamente cercando conferme" e che fino a quando non ci saranno informazioni certe non saranno diffusi commenti. Dopo queste conferme, ha concluso Sullivan, "determineremo quello che succederà". Di diverso avviso il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, per il quale "la Russia è responsabile della morte di Navalny". "Per più di dieci anni il governo russo, Putin, ha perseguito, avvelenato e messo in carcere Alexey Navalny. Ora riferisce della sua morte. Innanzitutto, se queste notizie saranno confermate, i nostri cuori sono con sua moglie e con la sua famiglia", ha aggiunto Blinken a margine della Conferenza sulla sicurezza a Monaco.

La reazione dell'Europa

Olaf Scholz, direttamente da Berlino, ha detto che Navamlny "ha pagato con la vita il suo coraggio". "Questa terribile notizia ancora una volta mostra come la Russia sia cambiata e quale tipo di regime sia al potere a Mosca", ha poi scritto su X il cancelliere tedesco, ricordando di aver incontrato il dissidente russo quando era ricoverato in Germania dopo l'avvelenamento quasi fatale, che si ritiene sia stata opera del Cremlino. Per Volodymyr Zelensky, Navalny è stato ucciso e Vladimir Putin dovrà "rendere conto dei suoi crimini". "È stato ovviamente assassinato nella prigione russa dove si trovava, come molti altri che vengono torturati, perchè al presidente della Russia, Vladimir Putin, non importa chi muore a patto che lui resti al potere", ha aggiunto il presidente ucraino.

"È una notizia terribile. Alexey Navalny, il più accanito sostenitore della democrazia russa, ha dimostrato un coraggio incredibile per tutta la vita", ha affermato il premier britannico Rishi Sunak, mentre per il ministro degli Esteri polacco, Radoslaw Sikorski, Putin è "responsabile" della morte della morte di Navalny. "Quest'uomo era colpevole di aver sfidato il presidente. È stato messo in prigione, dove è rimasto in condizioni terribili. Vladimir Putin è responsabile di tutto questo", ha tuonato.

"Sono molto scioccato dalla notizia della morte del leader dell'opposizione russa, Alexei Navalny, che mostra la brutalità senza precedenti del regime russo", ha scritto su X il primo ministro olandese, Mark Rutte. Il ministro degli Esteri spagnolo, Josè Manuel Albares, si è detto "profondamente turbato dalla morte di Alexei Navalny" e ha affermato che Madrid chiede che "si faccia luce sulle circostanze di questo decesso". "La morte di Alexei Navalny, durante la sua detenzione, è un'altra triste pagina che ammonisce la comunità internazionale. Esprimiamo il nostro sentito cordoglio e ci auguriamo che su questo inquietante evento venga fatta piena chiarezza", ha infine dichiarato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Anche il Presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, si è espresso sull'argomento. "La morte di AlexeiNavalny nel carcere russo di Kharp rappresenta la peggiore e più ingiusta conclusione di una vicenda umana e politica che ha scosso le coscienze dell'opinione pubblica mondiale. Per le sue idee e per il suo desiderio di libertà Navalnyj è stato condannato a una lunga detenzione in condizioni durissime. Un prezzo iniquo e inaccettabile, che riporta alla memoria i tempi più bui della storia. Tempi che speravamo di non dover più rivivere. Il suo coraggio resterà di richiamo per tutti.

Esprimo alla famiglia di Aleksej Navalnyj il cordoglio e la vicinanza della Repubblica italiana", ha dichiarato Mattarella.

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