I militari, il tempio e la criminale: l'inchiesta sulle "talpe cinesi" che scuote Taiwan

Nove ufficiali militari in servizio e in congedo sono stati accusati, assieme ad una donna che gravitava nel mondo della criminalità organizzata, di aver effettuato spionaggio a Taiwan per conto di Pechino

I militari, il tempio e la criminale: l'inchiesta sulle "talpe cinesi" che scuote Taiwan
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Non ci sono solo le esercitazioni militari cinesi a preoccupare Taiwan. All'interno dell'isola, infatti, nelle ultime ore si è tornati a parlare di "allarme spie". Nove ufficiali militari in servizio e in congedo sono stati accusati, assieme ad una donna che gravitava nel mondo della criminalità organizzata, di aver effettuato spionaggio per conto di Pechino. Le autorità avevano messo nel mirino i membri di un tempio situato del distretto di Luzhou, sospettando che potessero essere stati reclutati dalla Cina per ricoprire il ruolo di quinte colonne. Le indagini, avviate dall’ufficio investigativo criminale e durate cinque mesi, si sono concluse con prove a carico di 12 sospettati. Due sono stati rilasciati per mancanza di prove, mentre gli altri dieci sono stati accusati di aver violato la legge sulla sicurezza nazionale.

Spie cinesi a Taiwan?

Secondo quanto riportato dal quotidiano Taiwan News, la principale sospettata coincide con una donna dal cognome Lee, presidente del citato tempio di Luzhou e legata alla malavita di Taiwan (ad una banda denominata Sun Alliance). Lee avrebbe sfruttato i suoi contatti nel mondo criminale e religioso per identificare militari in pensione e in servizio attivo, fedeli con difficoltà finanziarie, e avrebbe cercato di convincerli a raccogliere informazioni per la Cina in cambio di una ricompensa in denaro. Da quanto emerso, gli uomini arruolati hanno dovuto consegnare una copia della loro carta d'identità nazionale e girare video in uniforme militare, impugnando una bandiera cinese e promettendo di arrendersi in caso di guerra.

La donna ha quindi chiesto loro di trasmettere informazioni militari riservate promettendo ancora più soldi nel caso in cui fossero riusciti a trascinare nell'operazione altri colleghi. Sulla base delle prove raccolte, i pubblici ministeri taiwanesi hanno affermato che, tra i nove sospettati, tre militari in servizio attivo di cognome Lin, Chen e Liu hanno trasmesso alla Cina informazioni militari riservate in cambio di un guadagno finanziario.

I precedenti

La signora Lee, invece, sarebbe stata avvicinata da funzionari dell’intelligence cinese durante un viaggio compiuto a Macao a giugno 2023, e avrebbe sfruttato le sue conoscenze per organizzare una rete di ufficiali militari con problemi finanziari disposti a trasmettere informazioni alla Cina in cambio di denaro. I media dell'isola hanno scritto che, in cambio dI informazionI, la donna avrebbe offerto fino a 4.600 dollari di tangenti.

I pubblici ministeri hanno affermato che, in quanto militari in servizio attivo e in pensione, tutti gli indagati hanno "mancato di onorare la propria lealtà verso il Paese". Secondo il comunicato stampa, i sospettati sono stati incriminati per aver violato il National Security Act, il Codice penale delle Forze armate, il Classified National Security Information Protection Act e l'Anti-Corruption Act.

Ci sono alcuni precedenti da segnalare. Nell'estate 2023, un tenente colonnello noto come Hsiao, che prestava servizio presso il comando dell'aviazione e delle forze speciali dell'esercito taiwanese, è stato arrestato perché sospettato di avere divulgato segreti della Difesa a "forze straniere" che includevano anche le autorità di Pechino.

Il ministero della Difesa ha affermato in un comunicato di essere entrato in possesso di "prove tangibili" di attività illegali, e che, "di fronte all'infiltrazione del Partito comunista cinese, le forze nazionali continueranno a promuovere l'educazione al controspionaggio e la sensibilizzazione". Nell'ultimo decennio, almeno 21 ufficiali taiwanesi, in servizio o in congedo, sono stati condannati per spionaggio per conto della Cina. Un numero che diventa ancora più grande includendo anche l'ultima vicenda.

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