Guerra

"Jet cinesi in modalità da combattimento": è alta tensione con Taiwan

Nove aerei da guerra cinesi dell'Esercito popolare di liberazione hanno attraversato la linea mediana settentrionale, centrale e meridionale dello Stretto di Taiwan

"In azione jet in modalità da combattimento": è alta tensione nello Stretto di Taiwan

Nove aerei militari cinesi hanno attraversato la linea mediana dello Stretto di Taiwan, sia sul versante settentrionale che centrale e meridionale, in cinque gruppi di pattugliamento. L’annuncio è arrivato dal ministero della Difesa taiwanese, che ha sottolineato l'inedita situazione, dato che i velivoli di Pechino erano in modalità "pronti al combattimento".

Tensione a Taiwan

Non è certo una novità assistere alle incursioni di jet e navi da guerra cinesi nello Stretto di Taiwan. Il punto è che quest’ultimo episodio è avvenuto in un momento delicato, e cioè mentre Tsai Ing Wen, presidentessa di Taiwan, si trova in America Centrale per un viaggio diplomatico.

Le Forze Armate dell'isola hanno "monitorato e risposto alla situazione con i nostri mezzi senza un'escalation" della situazione, ha fatto sapere Taipei. Per il ministero della Difesa taiwanese, si legge in una nota, l'Esercito Popolare di Liberazione cinese, "ha messo a repentaglio la stabilità regionale, causato tensione, portato un impatto negativo allo sviluppo della sicurezza ed economico con questa azione deliberata. Condanniamo, perciò, questo atto irrazionale".

La Cina non ha mai riconosciuto ufficialmente la linea mediana, tracciata dagli Usa nel 1954 al culmine dell'ostilità della Guerra Fredda, anche se l'Esercito Popolare di Liberazione l'aveva fino a poco tempo fa l'aveva ampiamente rispettata.

L’avvertimento di Pechino

La sortita dei jet cinesi è un chiaro avvertimento di Pechino. Che, nelle ultime ore, aveva già mandato un chiaro messaggio a Tsai. "Nessuna forza può impedire alla Cina di realizzare la riunificazione" dell'isola alla Repubblica Popolare Cinese, ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri, Mao Ning, alla luce delle ultime dichiarazioni di Tsai, che si trova a New York, in uno scalo durante il tour che la porterà in Guatemala e Belize, due alleati diplomatici di Taipei in America centrale.

Tsai, intanto, ha ricevuto un premio dal think-tank conservatore Hudson Institute, il "Global Leadership Award", per gli sforzi nella promozione dei rapporti con gli Stati Uniti: la leader ha sottolineato come il rapporto tra l'isola e le democrazie mondiali sia cresciuto negli ultimi anni, e ha detto che Taipei continuerà a collaborare con Washington per "dimostrare la determinazione a proteggere il nostro stile di vita".

Ricordiamo che la Cina ha organizzato esercitazioni militari intorno a Taiwan lo scorso agosto dopo la visita a Taipei dell'allora presidente della Camera Usa Nancy Pelosi. Da allora ha continuato le sue attività militari vicino a Taiwan, anche se su scala ridotta.

Il viaggio di Tsai

Da Pechino è stata ribadita la "ferma opposizione" della Cina a qualsiasi forma di contatto ufficiale tra Usa e Taiwan."Indipendentemente da ciò che fanno o dicono le autorità di Taiwan", ha aggiunto Mao Ning, "non possono cambiare il fatto che Taiwan fa parte della Cina e nessuna forza può impedire alla Cina di realizzare la riunificazione".

Tsai dovrebbe incontrare Kevin McCarthy a Los Angeles sulla via del ritorno a Taipei, nei prossimi giorni.

La Cina ha minacciato ritorsioni non meglio specificate se quell'incontro dovesse andare in porto.

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