Le forze nordcoreane che hanno partecipato alla guerra in Ucraina insieme alle truppe russe potrebbero presto tornare nel conflitto. Lo rivelano alcune indiscrezioni provenienti dalla Russia, le stesse che hanno suscitato preoccupazioni e interrogativi sul coinvolgimento della Corea del Nord nella disputa contro Kiev. Intanto, il leader Kim Jong Un ha celebrato i suoi soldati al ritorno da una missione in Russia, evidenziando l'importanza di questi ultimi per il Paese e l'alleanza con Mosca. Ecco che cosa sappiamo.
Un ritorno sul fronte ucraino?
Le truppe nordcoreane, in particolare quelle del 528esimo Reggimento degli Ingegneri dell'Esercito del Popolo Coreano (KPA), sono state accolte con onori a Pyongyang al termine di una missione durata 120 giorni in Russia, nella regione di Kursk. Durante il loro impegno, i soldati hanno svolto compiti di ingegneria e combattimento, tra cui la pulizia di mine nella zona occidentale della Russia, un'area cruciale nel contesto della guerra con l'Ucraina.
Kim Jong Un ha presieduto personalmente la cerimonia di benvenuto, lodando il coraggio e la lealtà dei suoi soldati, sottolineando che l'unità aveva dimostrato “un’eroica resistenza” e “massima eroicità” nel compiere gli ordini impartiti dal partito. Il leader ha anche sottolineato la morte di nove soldati nordcoreani durante il conflitto, esprimendo il suo “dolore straziante” e conferendo loro onorificenze nazionali, come l'Ordine della Libertà e dell'Indipendenza.
Nonostante il ritorno delle forze nordcoreane, alcune fonti russe hanno indicato che la Russia prevede il rientro di queste truppe nella regione di Kursk nella prossima primavera. Secondo il governatore locale, come sottolineato dal portale Nk News, il ritorno dei soldati nordcoreani è previsto per la primavera del 2026, in vista di nuove operazioni militari nel contesto della guerra con l’Ucraina. La presenza di soldati nordcoreani in Ucraina e nelle aree circostanti solleva ulteriori domande sul ruolo che la Corea del Nord gioca nel conflitto, soprattutto in un periodo in cui la Russia sta cercando di rafforzare le sue linee di difesa.
Un'alleanza sempre più solida
L'alleanza tra Mosca e Pyongyang è stata oggetto di intensi dibattiti internazionali, con la Corea del Nord che ha inviato almeno 14.000 soldati per supportare le forze russe nella guerra contro l’Ucraina. Le stime parlano di oltre 6.000 soldati nordcoreani uccisi, con il governo di Kim che ha più volte elogiato i sacrifici delle sue truppe. L’intensificazione del coinvolgimento delle forze nordcoreane nella guerra potrebbe anche implicare una maggiore influenza di Pyongyang nell’area, con possibili ripercussioni sulle dinamiche di sicurezza nella regione del Pacifico e sulla già complessa situazione geopolitica tra Russia, Ucraina e i suoi alleati occidentali.
Nel frattempo, Kim Jong Un continua a rafforzare la sua posizione interna, utilizzando i soldati come simboli di lealtà al suo governo e ai suoi obiettivi strategici, mentre la Russia sembra disposta ad affidarsi sempre più alle forze nordcoreane per sostenere l'occupazione delle regioni orientali ucraine.
Questo sviluppo alimenta il timore che la guerra possa allargarsi ulteriormente, con nuove alleanze tra regimi autocratici disposti a sfidare l'ordine internazionale. A meno che un trattato di pace possa congelare le ostilità.