Cronaca internazionale

Trump incriminato: ecco cosa può succedere ora

Donald Trump ha reso noto di essere stato incriminato in merito al caso del trasferimento di documenti riservati della Casa Bianca nella sua casa a Mar-a-Lago

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Nuovi guai giudiziari per Donald Trump. L’ex presidente degli Stati Uniti è stato incriminato dai procuratori federali per aver portato via illegalmente dalla Casa Bianca documenti riservati nella sua casa a Mar-a-Lago in Florida. Il tycoon ha fatto sapere che i suoi legali sono stati informati della vicenda. È la prima volta nella storia degli Usa che un ex presidente si trova a dover affrontare un'incriminazione per reati federali.

L’incriminazione di Trump

È stato lo stesso Trump ad annunciare di esser stato incriminato. Lo ha fatto postando un messaggio sul proprio social Truth, spiegando di essere stato incriminato in merito al caso del trasferimento di documenti riservati dalla Casa Bianca.

"Mi devo presentare davanti alla corte federale di Miami martedì, alle 3 di pomeriggio. Non ho mai pensato che fosse possibile che una cosa del genere potesse succedere a un ex presidente degli Stati Uniti, che ha ricevuto più voti di qualsiasi altro presidente in carica nella storia del nostro Paese e che attualmente stacca nettamente tutti i candidati, Democratici e Repubblicani, nei sondaggi per le elezioni presidenziali del 2024", ha scritto l’ex leader repubblicano, spiegando di essere "un uomo innocente".

"Si tratta della più grande caccia alle streghe della storia, mi stanno perseguitando perché guido i sondaggi", ha in seguito dichiarato Trump in un video postato sui social.

I sette capi di accusa

Da un punto di vista legale, Trump deve rispondere di sette capi d'accusa, secondo le incriminazioni avanzate dalla procura federale guidata dal consigliere speciale Jake Smith.

Fra questi vi è quello della conservazione non autorizzata di documenti classificati che andavano consegnati ai National Archives (previsto dall'Espionage Act), cospirazione, dichiarazioni false, ostruzione alla giustizia, come ha riferito il suo legale, Jim Trusty. Il Secret Service incontrerà lo staff di Trump per definire le modalità del suo arrivo al tribunale di Miami, il prossimo martedì.

I documenti di The Donald

L'indagine, aperta più di un anno fa, non riguarda solo i documenti rimasti nelle mani di Trump, ma anche il fatto che il tycoon abbia ignorato le richieste formali a restituire tutto il materiale classificato in suo possesso, e che possa aver ostruito gli sforzi dell'Fbi per fare in modo che gli stessi documenti fossero restituiti agli Archivi di Stato.

Lo scorso gennaio, Trump ha restituito 15 scatoloni con oltre 200 documenti classificati. Il suo staff ha successivamente restituito un'altra trentina di documenti e una lettera in cui si garantiva che dopo una ricerca accurata questo era tutto quello che era saltato fuori. L’Fbi era però in possesso di informazioni secondo le quali ci sarebbero stati altri documenti riservati. Ha quindi ottenuto un mandato per perquisire la residenza di Trump a Mar-a-Lago, ritrovando più di cento altri documenti classificati e top secret.

Arriviamo così a novembre, quando è stato nominato lo Special Counsel Jack Smith per supervisionare l'inchiesta sui documenti e quella sulle azioni di Trump dopo la sconfitta alle elezioni del 2020 per rimanere in carica.

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