Trump sulle mail di Epstein: "Non so nulla". E chiederà 5 miliardi alla Bbc

Le nuove email del finanziere rilanciano sospetti, mentre Trump minaccia una causa miliardaria contro l'emittente britannica

Trump sulle mail di Epstein: "Non so nulla". E chiederà 5 miliardi alla Bbc
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Sull’Air Force One, con i motori in lenta accelerazione verso la prossima tappa diplomatica, Donald Trump ha liquidato con poche parole la questione delle email di Jeffrey Epstein che emergono dal suo patrimonio e che lascerebbero intendere che il tycoonsapesse delle ragazzine”.

Non ne so nulla”, ha risposto ai giornalisti, sottolineando che se avesse saputo qualcosa “l’avrebbero resa pubblica molto tempo fa”. Una risposta netta, per chiudere la questione, mentre si muove il vortice politico e mediatico. Trump è tornato poi a puntare il dito contro Bill Clinton, Larry Summer e "tutti gli altri che hanno passato tempo" con l'ex finanziere. "Vedrete cosa sapeva di Bill Clinton, di Summers e di tutte le persone che conosceva, inclusa JPMorgan", ha aggiunto Trump.

I nuovi documenti, rilasciati dai Democratici del House Oversight Committee, includono una email in cui Epstein afferma che Trump “ovviamente sapeva delle ragazze” e aveva chiesto a Ghislaine Maxwell di fermarsi. In un’altra del 2011, Epstein avrebbe scritto che Trump era “quel cane che non ha abbaiato”, e che una vittima aveva trascorso “ore” a casa sua. Trump, pur ribadendo che lui e Epstein avevano avuto un “pessimo rapporto per molti anni”, ha negato qualsiasi coinvolgimento e affermato di non aver mai pensato di concedere la grazia per Maxwell.

"Donald Trump mi ha attaccato e ha mentito su di me", così la deputata repubblicana Marjorie Taylor Green replica al presidente che l'ha scaricata con un messaggio dal suo social Truth, annunciando di ritirare il suo sostegno, descrivendo la deputata repubblicana come una persona che si lamenta sempre. . "Attacca me per dare un esempio e spaventare tutti gli altri repubblicani prima del voto sui documenti di Epstein. E' sorprendente quanto si stia battendo per fermare" la pubblicazione dei file relativi all'ex finanziere. "Ho sostenuto Trump con molto del mio prezioso tempo e i miei soldi, e ho combattuto per lui quasi tutti gli altri repubblicani gli avevano girato le spalle. Ma io non servo Trump", ha aggiunto.

In parallelo si gioca un’altra partita, su un fronte mediatico e legale: la battaglia con la Bbc. Il gigante britannico ha ammesso che un episodio della serie “Panorama”, andato in onda nel 2024, montava in modo fuorviante un discorso di Trump del 6 gennaio 2021, unendo due parti del discorso pronunciate a quasi un’ora di distanza, creando l’impressione che il presidente avesse incitato alla violenza.

La Bbc ha inviato una lettera personale di scuse e ha dichiarato che non riproporrà il documentario. Però ha respinto la richiesta di risarcimento, sostenendo che non esistono gli estremi per una diffamazione.

Trump ha comunque annunciato che intende procedere legalmente, parlando di un risarcimento “tra 1 e 5 miliardi di dollari” e promettendo l’avvio della causa entro breve. Tuttavia, i suoi legali hanno precisato che al momento non è ancora stata formalmente depositata la causa.

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