Vince il buonsenso: schwa messa al bando in Baviera

Il simbolo della religione woke vietato nelle scuole, nelle università e negli enti pubblici

Vince il buonsenso: schwa messa al bando in Baviera
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Qualche timido ma palpabile segnale di buonsenso: dire no alla religione woke è possibile, restare indifferenti alla furia iper-progressista è necessario. Insieme all’asterisco, la schwa è diventato il simbolo del linguaggio inclusivo tanto caro ai poliziotti del politicamente corretto, un omaggio alla minoritaria ma rumorosa galassia arcobaleno. Ebbene, in Baviera il simbolo non avrà vita facile: nel land conservatore del sud della Germania è entrato in vigore il divieto di usare forme linguistiche neutre rispetto al genere. In altri termini, addio schwa nelle scuole, nelle università e negli enti pubblici.

Stop all’ideologia integralista, sì al senno. Il tedesco ha diverse forme maschili e femminili per alcuni sostantivi e in passato utilizzava il plurale maschile come forma predefinita onnicomprensiva. Inaccettabile per i talebani del linguaggio inclusivo, che hanno preferito combinare le due forme con un simbolo, come un asterisco, una barra, due punti, un trattino basso o una lettera maiuscola interna. “Autoren” (scrittori) è stato trasformato in ordine sparso in: Autor*innen, Autor/innen, Autor:innen, Autor_innen o AutorInnen. Oppure la versione boldriniana con dentro entrambe le forme: "Autorinnen und Autoren".

Forme pesanti, scorrette, se non orribili da leggere. Ma inclusive. Dettaglio che in Baviera sembra secondario, fortunatamente. La schwa non è necessaria, per evitare ogni tentazione sì al divieto nelle scuole, nelle università e negli enti pubblici dello Stato. Il Regolamento generale di procedura (AGO) delle autorità bavaresi stabilisce che "non sono consentite ortografie multigenere che utilizzano simboli verbali interni come asterisco, due punti, trattino basso o punto intermedio".

Il divieto è stato aspramente criticato dalla sinistra tedesca - Verdi in testa - al fianco di gruppi politici universitari, sindacati, associazioni queer. Ma il governo bavarese tira dritto, pronto a sanzionare chi non rispetta il provvedimento: "Se o quando la soglia di negligenza rilevante ai sensi del diritto disciplinare nel senso di violazione dei doveri d'ufficio viene superata in un caso concreto e individuale dovrà essere valutata in particolare per quanto riguarda la frequenza, l'entità e il rispettivo contesto". Il ministro Florian Herrmann non ha utilizzato troppi giri di parole:“Il messaggio è: il linguaggio deve essere chiaro e comprensibile”.

L'Associazione tedesca degli insegnanti (DL) ha accolto con favore questa politica.

Il presidente della DL Stefan Düll ha dichiarato all'agenzia di stampa Dpa che il linguaggio ufficiale dovrebbe essere incentrato su "formulazioni rispettose e sensibili al genere senza contrassegnarlo come tale", rimarcando che anche la schwa o l’asterisco potrebbero risultare tutt’altro che inclusivi.

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