Cronaca internazionale

Dialogo e difesa aerea: come è andato il faccia a faccia Meloni-Zelensky al G7

l presidente ucraino Volodymyr Zelensky, durante la sua visita in Giappone e la partecipazione al vertice del G7, ha tenuto un incontro con il presidente del Consiglio italiano Giorgia Maloni

Dialogo e difesa aerea: come è andato il faccia a faccia Meloni-Zelensky al G7

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Volodymyr Zelensky e Giorgia Meloni si erano visti a Roma una settimana fa. Si sono ritrovati in Giappone in occasione del G7 di Hiroshima. Un evento al quale il presidente ucraino, arrivato da Gedda, in Arabia Saudita, dove era impegnato per il 32esimo vertice della Lega Araba, non è voluto mancare. Zelensky ha incontrato Meloni, spiegandole nello specifico che è fondamentale rafforzare le capacità di difesa area dell'Ucraina, anche attraverso l'addestramento dei piloti.

L'incontro con Meloni

Durante la sua visita in Giappone e la partecipazione al vertice del G7, Zelensky ha tenuto un faccia a faccia con Meloni. "È importante proseguire il dialogo tra Ucraina e Italia in materia di relazioni bilaterali", ha scritto il capo di Stato di Kiev su Telegram, riferendosi all'incontro avuto con il premier italiano. Per quanto riguarda i temi affrontati, Zelensky ha parlato espressamente delle capacità di difesa area del suo Paese.

"Si è discusso della difesa e del sostegno politico all'Ucraina da parte dell'Italia e dei primi risultati della visita in Italia, avvenuta il 13 maggio. È necessario migliorare le nostre capacità di difesa aerea, compreso l'addestramento dei nostri piloti", ha proseguito il leader ucraino. "Abbiamo coordinato le nostre posizioni in vista della partecipazione ai lavori del G7", ha quindi concluso lo stesso Zelensky.

Il G7 di Zelensky

La giornata di Zelensky è ricca di tanti altri incontri. Il primo ministro britannico Rishi Sunak ha abbracciato il leader ucraino accogliendolo con un: "Ce l'hai fatta". Alla domanda se fosse stata una buona giornata, il capo di Stato di Kiev ha sorriso, annuito e detto "grazie".

"L'ho ringraziato per la leadership del Regno Unito nella coalizione internazionale di jet da combattimento. Abbiamo discusso dell'ulteriore attuazione degli accordi raggiunti durante i negoziati tenutisi nel Regno Unito il 14 maggio. Abbiamo parlato dello sviluppo delle relazioni bilaterali tra Ucraina e Regno Unito e coordinato le nostre posizioni in vista del vertice del G7", ha scritto in un secondo momento Zelensky su Telegram, riferendosi all'incontro con Sunak.

È andato poi in scena un bilaterale tra Zelensky e Narendra Modi, il primo da quando è scoppiata la guerra in Ucraina. "Narendra Modi ha avuto colloqui con il presidente Zelenski durante il vertice del G7 a Hiroshima", ha scritto l'ufficio del primo ministro indiano su Twitter, senza fornire ulteriori dettagli sul contenuto dell'incontro.

Il faccia a faccia con Modi

Dall'inizio del conflitto, New Delhi ha continuato a rafforzare il suo storico rapporto con l'alleato russo, dal quale continua ad acquistare materiale militare e grandi quantità di greggio, ignorando le sanzioni internazionali. Il mese scorso il vice ministro degli Esteri ucraino, Emine Dzhaparova, durante una visita in India aveva consegnato alle autorità indiane una lettera di Zelensky indirizzata a Modi, in cui chiedeva ulteriori aiuti umanitari per far fronte alle conseguenze dell'invasione.

"Ho informato Narendra Modi in dettaglio sull'iniziativa della formula di pace ucraina e ho invitato l'India a partecipare alla sua attuazione", ha scritto su Telegram il presidente ucraino, postando un video dell'incontro con il primo ministro indiano.

Durante il meeting Zelensky ha parlato a Modi "delle esigenze dell'Ucraina in materia di sminamento umanitario e di ospedali mobili", raccontando al premier indiano che "la guerra ha portato molte crisi e sofferenze", come "bambini deportati, territori minati, città distrutte, vite rovinate".

"Sono grato all'India per aver sostenuto l'integrità territoriale e la sovranità del nostro Paese - ha concluso Zelensky -, in particolare sulle piattaforme delle organizzazioni internazionali, e per aver fornito assistenza umanitaria all'Ucraina".

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