Cronaca locale

"I servizi sociali? Sono faticosi". E il pregiudicato sceglie di tornare in cella

A un 48enne brianzolo era stato concesso di scontare una pena di 6 mesi ai servizi sociali. Ha iniziato a lavorare in una comunità terapeutica, dove svolgeva mansioni manuali come l'aiuto cuoco, ma ha resistito solo un mese

"I servizi sociali? Sono faticosi". E il pregiudicato sceglie di tornare in cella

Gli era stato concesso di scontare la sua pena ai servizi sociali imparando un mestiere nuovo, una possibilità per un futuro diverso. Ma si vede che la vita "normale", quella di chi fa fatica a guadagnarsi da vivere, di chi lavora per dare un senso alle proprie giornate rendendosi utile per la società, proprio non fa proprio per lui. "Si fatica troppo", ha detto. Meglio quindi ritornare in carcere, dove le giornate scorrono più lentamente, le attività manuali sono poche, si esce dalla cella solo per l'ora d'aria o poco più. Lo ha detto a chiare lettere Massimo Lazzetera, un 48enne brianzolo originario di Mariano Comense, pluripregiudicato per spaccio e per reati contro il patrimonio, nonché autore di truffe in tutto il Nord Italia, da Biella a Vicenza.

Il lavoro nella comunità terapeutica


L'uomo era ben noto ai militari perché più volte denunciato per svariati reati commessi sul territorio brianzolo. L'ultima condanna, a sei mesi di reclusione, gli era stata inflitta nei mesi scorsi per guida in stato d'ebbrezza e sotto l'effetto di stupefacenti. Il giudice gli aveva concesso di accedere alla misura dell'affidamento in prova ai servizi sociali, una misura alternativa alla detenzione che ha appunto lo scopo di facilitare il reinserimento sociale dei condannati nella società civile. Ma ha deciso di tornare indietro sui suoi passi e di rientrare in carcere.
Così l'uomo dal 10 dicembre scorso ha iniziato a prestare servizio presso la comunità Stefano Casati, che si occupa di "riabilitazione sociale di soggetti tossicodipendenti". Gli veniva richiesto di svolgere alcuni lavori manuali articolati in turni, dall'aiuto cuoco ai lavori agricoli.

"In carcere si fatica meno "

Ha resistito poco più di un mese: questa vita non fa per lui. "Meglio tornare in carcere", ha detto ai carabinieri della Stazione di Besana in Brianza. I militari hanno così eseguito la sospensione dell’affidamento in prova ai servizi sociali, e hanno proceduto così al suo arresto. Rientra quindi in carcere, dove passerà i mesi che gli restano da scontare dietro le sbarre.

Contento lui.

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