Cronaca locale

Rubano la Madonna dal santuario, poi il biglietto: l'ultimo sfregio dei ladri

A Cesena, la statua della Madonna trafugata da ignoti nei giorni scorsi è tornata al proprio posto. I ladri l'hanno riportata nella celletta, lasciando un messaggio ironico e provocatorio nel quale sostenevano che la statua stessa fosse uscita per il sabato sera di propria iniziativa

Il biglietto provocatorio lasciato dai ladri sotto la statua
Il biglietto provocatorio lasciato dai ladri sotto la statua

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Rubano la Madonna dal santuario, poi il biglietto: l'ultimo sfregio dei ladri

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Ignoti avevano rubato nei giorni scorsi una statua raffigurante la Madonna da un'edicola votiva, per un atto che aveva ricevuto condanna unanime da parte di tutta la frazione. E nelle scorse ore, l'autore del gesto ha rimesso l'opera trafugata al proprio posto, lasciando a corredo un biglietto provocatorio nel quale lasciava intendere come la statuetta stessa si fosse allontanata di propria volontà per andare a fare un giro nel fine settimana. Si è chiuso con un epilogo dai tratti surreali il furto della Madonnina di Calisese, tornata da qualche ora all'interno della celletta che la racchiudeva situata nell'omonima frazione del Comune di Cesena. A renderlo noto, sul gruppo Facebook "Sei di Calisese se...", è stata una componente del nucleo familiare proprietario del terreno sul quale sorge il piccolo santuario.

Tutto era iniziato nei giorni immediatamente successivi allo scorso Capodanno, quando la statuetta in questione, alta circa sessanta centimetri e rappresentante Maria con in braccio Gesù bambino, venne trafugata. Un'assenza che non passò inosservata, anche considerando che (secondo quanto riporta la stampa locale) l'opera si trova in quel sito da settant'anni. La dinamica dei fatti appariva chiara sin da subito: qualcuno aveva scavalcato la recinzione che deliminata la celletta, aperto la teca in vetro ed arraffato la statua, per poi darsi alla fuga. Un vero e proprio "blitz", avvenuto con tutta probabilità nelle ore notturne per sfruttare l'assenza di testimoni. Per un avvenimento che non lasciò indifferente la cittadinanza: alcuni cittadini, all'indomani della sparizione della statua, informarono i carabinieri del furto ed esternarono l'intenzione di sporgere denuncia. Il sospetto che alla base dell'atto sacrilego vi potesse essere una goliardata di pessimo gusto (magari ad opera di qualche giovane) era concreto sin dall'inizio.

Tant'è che ancor prima dell'avvio delle indagini da parte delle forze dell'ordine, la proprietaria stessa dell'appezzamento lanciò una sorta di appello sui social per invitare gli autori dell'atto predatorio a riportare la statuetta, pur dicendosi scettica sulla reale efficacia del "suggerimento". Un invito che è invece stato accolto, a quanto sembra: i responsabili del furto non sono stati individuati, ma la statua è tornata al suo posto. Anche se i ladri non hanno a quanto pare potuto fare a meno di chiudere la vicenda con una battuta di spirito: sotto la statuetta hanno infatti lasciato un biglietto scritto a mano, attribuendolo alla Madonna e spiegando il motivo alla base della sparizione.

"Uno non può neanche uscire il sabato sera che fate un gran casino - si legge - la prossima volta avviso per tempo".

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