Cronaca locale

Emilia-Romagna nella morsa del maltempo: esondano i fiumi, uomo travolto in bici

Un'alluvione in Emilia-Romagna sta provocando frane, smottamenti ed esondazioni di fiumi: due persone sono morte, in centinaia sono stati costretti a lasciare le loro abitazioni. Ecco dove si registrano le maggiori criticità

Emilia-Romagna nella morsa del maltempo: esondano i fiumi, uomo travolto in bici
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Il maltempo che imperversa dalla giornata di ieri ha messo in ginocchio l'Emilia-Romagna alle prese con allagamenti, sospensione della circolazione ferroviaria, frane, smottamenti e l'esondazione di molti fiumi tra cui il Sillaro, nel Ravennate, con due persone che sono state tratte in salvo dai Vigili del Fuoco di Massa Lombarda perché rimaste bloccate nella loro abitazione. L'Anas fa sapere che è esondato anche il fiume Senio sulla strada statale 9 "Via Emilia" dove è chiuso il tratto dal km 69,425 al km 69,625 a Castel Bolognese, provincia di Ravenna.

Mentre il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, segue con attenzione l'evoluzione del maltempo mantenendosi in costante contatto con le autorità, il vicepremier Matteo Salvini, questa mattina, ha annunciato la convocazione di un tavolo d'emergenza per la giornata di venerdì.

Chi sono le vittime del maltempo

Il maltempo ha causato anche due morti: un uomo di oltre 80 anni è morto questa mattina a Castel Bolognese (Ravenna), travolto dalle acque del Senio. Secondo le prime ricostruzioni dei carabinieri, l'uomo si sarebbe recato in bicicletta in una strada chiusa a scopo precauzionale e sarebbe morto annegato mentre un uomo di 70 anni è rimasto ucciso nella sua abitazione a Fontanelice, nel bolognese, dal crollo della sua abitazione. Il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, incontra le autorità locali per fare il punto sulla situazione: contemporaneamente, anche un team di funzionari del Dipartimento della Protezione Civile dà il proprio supporto alla Protezione civile regionale.

Sospesa circolazione dei treni

L'enorme quantità di acqua caduta nelle ultime ore ha provocato frane e smottamenti oltre alla sospensione della circolazione ferroviaria in alcune zone della regione tra cui la tratta Faenza e Forlì (linea Bologna-Rimini), tra Russi e Lugo sulla linea Bologna-Ravenna), tra Russi e Granarolo sulla linea Faenza-Ravenna e tra Lavezzola e Mezzano luno la linea Ferrara-Ravenna). Ferrovie dello Stato ha spiegato che la chiusura è dovuta all'innalzamento del livello dei fiumi Montone, Lamone, Senio e Santerno: l'evoluzione viene costantemente monitorata dai tecnici di Rfi sempre in contatto con Prefettura e Protezione Civile. I disagi sono enormi e la popolazione è invitata a controllare le riprogrammazioni tramite bus.

Il lavoro dei Vigili del Fuoco

Da ieri sono stati più di 450 gli interventi dei Vigili del Fuoco per gli allagamenti e le criticità in Emilia-Romagna: tra le situazioni più delicate si registrano disagi a Faenza dove il fiume Lamone ha rotto gli argini e alcuni cittadini hanno dovuto lasciare precauzionalmente le loro abitazioni. Non mancano, come detto, le frane come nelle provincie di Forlì-Cesena e di Bologna. Veneto e Lombardia stanno inviando mezzi anfibi per rinforzare il lavoro delle squadre operative dei Vigili del Fuoco. Fino a questo momento si registrano più di 250 evatuati in provincia di Ravenna e circa cento soltanto nel territorio di Faenza.

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Quanta pioggia è caduta

L'alluvione che ha colpito nelle ultime ore l'Emilia-Romagna ha provocato accumuli piovosi fino a 140 mm in poche ore "su collina e alta pianura Bolognese, Faentino, Imolese e Forlivese occidentale", hanno spiegato al Corriere gli esperti del Centro Meteo. Sulle province più colpite la pioggia accumulata è pari a circa 100 mm e il meteo non migliora. Si tratta di quantità di acqua così elevate da aver superato quella caduta nei primi quattro mesi dell'anno, da gennaio ad aprile, con i terreni e i fiumi che non hanno avuto la possibilità di smaltire tutta questa pioggia. Secondo il tecnico meteorologo Pierluigi Randi, citato da alcune testate locali, le piogge che nelle ultime 36 ore si sono abbattute soprattutto sul ravennate hanno causato accumuli complessivi che hanno toccato 250 mm sui rilievi: ciò significa che in un giorno e mezzo è caduta dal doppio al triplo dell'acqua attesa in un mese.

Pronto un tavolo di emergenza

"Per venerdì mattina ho convocato il primo tavolo di lavoro sull'emergenza idrica perchè ci sono le alluvioni e la siccità. Quindi bisogna trattenere l'acqua piovana, occorrono dighe, invasi", ha dichiarato il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, intervenuto a Rtl 102,5 parlando dell'emergenza maltempo in Emilia Romagna. "Stiamo investendo nelle fognature per ridurre la dispersione idrica. Venerdì ci saranno le prime risposte concrete e i primi interventi economici concreti", ha sottolineato il leader della Lega.

Mentre si fa la conta dei danni e i numeri sugli evacuati aumenta costantemente, il prefetto di Ravenna è seriamente preoccupato per il livello del fiume Lamone "e con il sindaco di Ravenna stiamo monitorando la situazione. Ci sono 5mila persone a rischio evacuazione ma ora il livello del fiume sta scendendo", ha dichiarato all'Adnkronos sul maltempo che ha colpito l'intera provincia. Da una città all'altra l'emergenza è palpabile: il sindaco di Faenza ha dichiarato che ci si trova "oltre dieci metri sul livello abituale" dei fiumi che hanno rotto gli argini in più punti esondando e inondando parte della città. "Da questa mattina abbiamo la presenza di una trentina di Vigili del Fuoco provenienti dal Veneto che resteranno con noi 48 ore. Saranno ore complesse: abbiamo centinaia di persone che nell'immediato non potranno tornare a vivere nel quartiere allagato".

Richiesto lo Stato d'emergenza

"Da più di 48 ore un'ondata di maltempo eccezionale si è abbattuta sulla nostra regione e in particolare sulla Romagna, nel ravennate e nel bolognese. La pioggia in molte località ha superato i massimi storici mai registrati, causando piene e frane. Abbiamo già avviato la procedura per la richiesta al Governo dello stato di emergenza nazionale", ha scritto in un post su Facebook il presidente dell'Emilia Romagna, Stefano Bonaccini.

Alla stampa ha poi ringraziato la premier, Giorgia Meloni, per la vicinanza espressa all'Emilia-Romagna e alle comunità colpite.

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