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"Piantedosi assassino". L'odio rosso contro il ministro a Napoli

Alcuni manifestanti di estrema sinistra presenti all'esterno della stazione Marittima di Napoli hanno tentato insistentemente di sfondare il cordone di polizia per protestare contro il ministro dell'Interno

"Piantedosi assassino". L'odio rosso contro il ministro a Napoli

Come se non bastassero già le forti tensioni politiche che si stanno vivendo in questi giorni in vista del 25 aprile, per via delle molteplici strumentalizzazioni a opera delle opposizioni parlamentari contro il governo Meloni, diversi militanti "antifascisti" e "antirazzisti" – che da sempre si autoproclamano difensori della libertà e della democrazia - hanno pensato bene di fare una manifestazione che poi è scaturita in violenza contro le forze dell'ordine. In quel momento era appena giunto il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, alla stazione Marittima di Napoli. In piazza, tra gli altri, erano presenti i movimenti politici di Potere al Popolo, Movimento migranti, Collettivo universitario studentesco e Mediterranea.

Il titolare del dicastero del Viminale stava tenendo nel capoluogo campano il primo dei due giorni di forum sui beni confiscati alla camorra. Verso le prime ore del pomeriggio, tuttavia, un centinaio di manifestanti – appartenenti alle associazioni antifasciste e antirazziste napoletane – si sono radunati all'esterno della Stazione Marittima al Molo Beverello con le mani dipinte di rosso. Si erano presentati per protestare contro le politiche del governo soprattutto sul tema dell'accoglienza e dell'immigrazione. L'oggetto della contestazione era soprattutto il decreto Cutro. Al passaggio del ministro dell’Interno è partito anche un lancio di ortaggi e fiori ed è stato esposto uno striscione con scritto "Piantedosi e Minniti assassini".

Il tentativo di sfondare il cordone della polizia a Napoli

Una delegazione dei manifestanti ha iniziato a intonare cori contro l'attuale esponente del governo e l'ex ministro del Pd, anche lui presente al forum di Napoli: "Non siete i benvenuti a Napoli". Gli antagonisti di sinistra erano poi intenzionati a deporre una corona di fiori davanti al monumento al migrante, un totem per la pace che sorge proprio all'interno della Stazione Marittima in memoria di tutte le persone morte in mare durante le traversate. Là hanno trovato la polizia, in assetto antisommossa, schierata all'ingresso della Stazione Marittima per sbarrargli la strada. La presenza delle forze dell'ordine non ha però fatto molto piacere a qualche partecipante al corteo, che ha quindi insistito affinché venisse fatto passare per deporre i fiori, premendo duramente contro il cordone degli agenti per sfondarlo. A quel punto sono inevitabilmente scattate le cariche della polizia, con uno dei manifestanti è stato visto con una ferita alla testa. Insomma: i celebri cultori (a parole) del liberalismo democratico hanno colpito un'altra volta.

E menomale che i fascisti dovrebbero essere coloro che stanno adesso al governo.

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