Cronaca locale

Notte di paura a Milano, pugni e botte a un 23enne in zona Navigli: sospettato un tunisino

L'aggredito, di nazionalità italiana, si trova ora ricoverato in coma farmacologico e i medici monitorano attentamente le sue condizioni di salute. L'aggressore sostiene di essere intervenuto per salvare una donna

Foto di archivio
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Notte di paura a Milano, pugni e botte a un 23enne in zona Navigli: sospettato un tunisino

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È mistero su un pestaggio avvenuto la scorsa sera in zona Darsena a Milano. A dare l'allarme, questa mattina alle 4, è stato un passante che ha trovato un giovane di 23 anni a terra in gravi condizioni. Sul posto sono intervenute le volanti che hanno prestato il primo soccorso al ragazzo, praticandogli il massaggio cardiaco in attesa dell'arrivo dell'ambulanza medicalizzata, che è giunta poco dopo. Il giovane è stato trasportato in codice rosso all'ospedale policlinico di Milano ma gli investigatori avrebbero già individuato il presunto assalitore, la cui posizione è ora al vaglio della magistratura.

L'aggredito, di nazionalità italiana, si trova ora ricoverato in coma farmacologico e i medici monitorano attentamente le sue condizioni di salute. L'aggressore sarebbe un tunisino di 28 anni. Sentito dalla polizia, ha riferito di avere visto la vittima importunare una donna e per questo sarebbe intervenuto scagliandosi sul 23enne. Tuttavia, la sua versione sarebbe ancora da verificare e l'identità della terza persona non è nota, perché non è stato possibile accertare al momento le parole del tunisino. In ogni caso, stando a quanto emerso dai primi accertamenti, entrambi sarebbero stati sotto l'effetto di alcol. Tuttavia, questo elemento non ha al momento trovato riscontro nella versione fornita dal presunto aggressore.

La versione del tunisino comunque non convince gli investigatori, che hanno già avuto modo di analizzare le telecamere di sorveglianza della zona. Della donna da lui indicata, che sarebbe stata molestata dal 23enne, non ci sono tracce. E nemmeno l'uomo che ha trovato la vittima a terra ha potuto confermare quella versione. L'aggredito per il momento non è in grado di fornire la sua versione dei fatti, quindi bisognerà attendere il risveglio per capire quale sarà la sua verità in merito alla vicenda.

Le sue condizioni sono ancora considerate grave dai medici a causa di numerosi traumi facciali, compatibili con percosse che, stando a quanto si apprende, potrebbero essere causati da violentissimi pugni. Si trova attualmente ricoverato nel reparto di terapia intensiva del policlinico di Milano e la sua prognosi resta riservata.

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