Cronaca nera

"Rischiava il debito". Ecco perché lo studente ha accoltellato la prof ad Abbiategrasso

Inquirenti al lavoro sulle dinamiche dell'accoltellamento a scuola e sulle motivazioni del folle gesto. Pare che l'aggressore 16 enne rischiasse il debito in italiano e storia, proprio le materie della prof assalita

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Le minacce ai compagni di classe con una pistola giocattolo. L'aggressione alla professoressa e quel coltello rimasto sporco di sangue. "Allora succede anche qui, non solo in America". Uno studente testimone della follia avvenuta stamani in un istituto superiore di Abbiategrasso l'ha raccontata così. Nessuno si aspettava un gesto simile da quel 16enne di buona famiglia che prima d'oggi non aveva manifestato disagi o risentimenti. Qualcosa dev'essere però scattato nella sua testa, al punto averlo spinto a entrare a scuola con un pugnale usato poi per colpire la docente Elisabetta Condò, 52enne. Ora, oltre a ricostruire la dinamica dell'accoltellamento, gli inquirenti stanno proprio cercando di capire le motivazioni di quello scatto violento che ha scatenato la paura all'Iis "Emilio Alessandrini".

A quanto si apprende, quest'anno il giovane rischiava il debito in italiano e storia, proprio le materie della professoressa aggredita. Secondo le prime ipotesi, proprio quella situazione scolastica potrebbe essere alla base del gesto. Ora gli inquirenti ascolteranno la docente, trasportata in codice giallo all'ospedale di Legnano, e i compagni di classe per capire se il 16enne avesse mai manifestato intenzioni aggressive e se ci fossero stati precedenti episodi di tensione. Stando ai primi riscontri, tuttavia, pare non ci fossero state esplicite avvisaglie rispetto al folle gesto, al netto delle normali dinamiche di classe. Ma i carabinieri, ai quali il 16enne si era consegnato senza opporre resistenza, vogliono andare a fondo e ascoltare con attenzione più testimoni.

In un primo momento, pare che nella chiamata ai soccorsi qualcuno avesse parlato di "sparatoria", facendo salire ulteriormente i livelli di urgenza e di allarme. "A seguito di riscontro in posto si conferma invece aggressione con arma bianca", si legge però in un comunicato dell'Areu (l'agenzia regionale emergenza urgenza). All'arrivo dei carabinieri, il protagonista del gesto violento aveva lasciato la pistola giocattolo su un banco, ben visibile. I militari gli avrebbero poi sequestrato un pugnale con una lama di circa 30 centimetri. Quello usato, appunto, per colpire la prof di italiano e storia.

"Troppo spesso assistiamo nelle nostre scuole a fatti gravi di violenza e di bullismo. L'episodio di oggi, della docente ferita da uno studente con un'arma da taglio, è inconcepibile e intollerabile. Occorre contrastare questi fenomeni di aggressività", ha affermato Roberto Marti, presidente della commissione Cultura del Senato.

Le dinamiche dell'episodio sono in via di accertamento.

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