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"Shhh… siamo tornate". Rispunta a Milano il murale di Meloni e Schlein

La presidente del Consiglio e la segretaria del Partito Democratico ricompaiono assieme, sempre nude e incinte, in un'opera di AleXsandro Palombo recentemente censurata in piazza San Babila: "Le hanno rimosse, ma loro sono tornate"

Murale che raffigura Giorgia Meloni ed Elly Schlein. Fonte: www.alexsandropalombo.com
Murale che raffigura Giorgia Meloni ed Elly Schlein. Fonte: www.alexsandropalombo.com
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È ricomparso a Milano il murale che raffigurava Giorgia Meloni ed Elly Schlein nude e incinte. Questa mattina, infatti - sempre in Piazza San Babila -, l'opera dell'artista AleXsandro Palombo ha rivisto la luce dopo la rimozione forzata della scorsa settimana. Se la rappresentazione che era stata tolta pochi giorni fa s'intitolava Power is Female, quella di questa mattina ha un nuovo nome: "Shhh… siamo tornate". A differenza dell'altra circostanza, le due leader politiche sorridenti hanno un dito davanti alla bocca, a richiamare il gesto universale del silenzio "come a volerle zittire e cancellarne il messaggio di libertà e autodeterminazione", commenta Palombo. "Le avevano sottovalutate e per questo non le hanno viste arrivare, le hanno rimosse ma loro sono tornate!", ha poi scritto su Instagram.

La spiegazione del nuovo murale di Palombo

Meloni e Schlein, nuove icone della pop art, riappaiono quindi nuovamente insieme. Sul grembo della Meloni c'è la scritta "Not For Rent" ("Non in affitto") mentre su quello della Schlein compare "My Uterus My Choice" ("Mio utero, mia scelta"). Sulle braccia, da una parte la fiamma tricolore e dall'altra bandiera arcobaleno. In un comunicato, AleXsandro Palombo spiega che il murale "rappresenta l'immagine più emblematica e icastica delle riflessioni teoriche e dei dibattiti critici sul tema, un'opera che riflette sulle narrazioni della maternità nell'era moderna e il potere delle donne, il diritto all'autodeterminazione e il miracolo della vita". L'opera di Palombo tenta dunque di "rispondere alle urgenze del contemporaneo, è un antianestetico sociale, uno strumento per incoraggiare il dibattito pubblico e lo scambio di opinioni, per coinvolgere e generare un'occasione di incontro".

I precedenti di Giovanni Falcone e Angelina Jolie

Lunedì 22 maggio il pannello sul quale era stato rappresentato il murale Power is Female - pochissime ore dopo che era stato dipinto nella copertura del cantiere (privato) dell'edificio che, tra l'altro, ospita il Teatro Nuovo in piazza San Babila a Milano - era stato rimosso in quanto sarebbe stata considerata un'opera "troppo politica". Secondo poi quanto riferito dallo staff di Palombo, martedì 23 sarebbe arrivato al cantiere - sempre da parte dei vigili - un analogo "ordine" relativo questa volta ai murales di Giovanni Falcone che invitava a conservare il regime di 41-bis e Angelina Jolie con i segni della mastectomia. Di certo, quello che aveva stupito era la concomitanza temporale con l'anniversario della strage di Capaci - nella quale il giudice Falcone venne ucciso - avvenuta il 23 maggio 1992.

Palombo aveva affermato senza troppi giri di parole di una "censura talebana": "Vogliono censurare l'opera o vogliono censurare il messaggio che veicolano le due donne al potere?".

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