Omicidio Fabriano, la famiglia dell'operaio ucciso con l'abat-jour: "Aveva paura della compagna"

Emergono nuovi particolari sulla morte dell'operaio colpito a morte con una abat jour, a Fabriano: l'uomo la compagna (arrestata con l'accusa di omicidio) ed aveva provveduto a nascondere tutti i coltelli. La gemella della presunta omicida, nel 2014, uccise inoltre la madre colpendola con un fucile

Omicidio Fabriano, la famiglia dell'operaio ucciso con l'abat-jour: "Aveva paura della compagna"
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Continua a dire di aver agito per difendersi e non per uccidere, ma la sua versione non sembra per il momento convincere più di tanto gli inquirenti. La vittima temeva inoltre per la propria vita e proprio per questo motivo aveva a quanto pare già fatto sparire da casa tutti i coltelli. E poi c'è quel precedente risalente a nove anni fa, che riguarda la gemella della presunta assassina. Questi gli ultimi sviluppi del delitto di Fabriano, con gli inquirenti che stanno ancora indagando per fare luce sulla morte di Fausto Baldoni, l'operaio di 63 anni deceduto a seguito delle ferite riportate al capo. Sarebbe stato colpito più volte con una abat jour e ad aggredirlo sarebbe stata proprio la compagna, la cinquantenne Alessandra Galea, che si trova attualmente in carcere a Pesaro con l'accusa di omicidio volontario (e che nelle prossime ore sarà interrogata dal gip).

La sua posizione sembrerebbe però aggravarsi di ora in ora: secondo alcune testimonianze, Baldoni sosteneva economicamente la convivente e quest'ultima avrebbe già in passato mostrato atteggiamenti morbosi ed aggressivi nei suoi confronti. Di più: secondo i parenti della vittima, l'operaio stesso aveva preso alcune precauzioni, evidentemente spaventato dall'atteggiamento mostrato dalla compagna. "Più volte lui ha confidato ai familiari di temere per la propria vita, tanto da aver fatto sparire tutti i coltelli - ha dichiarato al quotidiano Il Resto del Carlino l'avvocato della famiglia Baldoni - temeva pure di essere avvelenato e spesso viveva chiuso in una stanza, quando lei era in casa. Convivevano da due anni, ma si conoscevano da molto tempo. I due figli della donna, avuti da una precedente relazione, dopo che la sorella gemella nel 2014 aveva ucciso la madre, sono stati in pratica cresciuti da lui. Fausto era generoso, buono, si è fidato e non meritava questo tristissimo epilogo".

Già, perché Consuelo Galea, sorella dell'arrestata, quasi un decennio fa finì in manette per aver ammazzato la madre settantaseienne, colpendola alla testa con un fucile da softair. A rinvenire il cadavere dell'anziana fu oltretutto proprio Baldoni, all'epoca. Stando alle ricostruzioni degli investigatori, Alessandra Galea avrebbe colpito il compagno con l'abat jour al termine di una discussione particolarmente accesa. Ed avrebbe poi inviato un messaggio rassicurante alla sorella di quest'ultimo, Rita Baldoni, spacciandosi per lui. Sarebbe peraltro stata proprio quest'ultima ad allertare i carabinieri: si era stupita dell'assenza del fratello dal pranzo di famiglia che avevano organizzato e non aveva sue notizie da ore.

I militari dell'Arma, quando hanno forzato la porta dell'appartamento in cui la coppia viveva, hanno trovato il sessantatreenne con il cranio fracassato, mentre la presunta omicida è stata rintracciata poco dopo nelle vie limitrofe. E a vrebe potrebbero esserci ulteriori novità.

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