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"Dammi i soldi o finisce male": la minaccia del "trapper" straniero

Trapper di origini magrebine arrestato a Carpi. È accusato di aver rapinato e derubato alcuni studenti

"Dammi i soldi o finisce male": la minaccia del "trapper" straniero

Nell'ambiente della "trap" si faceva chiamare a quanto pare "Essecapo": questo il nome d'arte per quanto concerne la musica, ma non solo. Già, perchè secondo gli inquirenti, alla passione musicale accostava un atteggiamento da "gangster", rapinando a più riprese diversi giovanissimi della provincia di Reggio Emilia dopo averli minacciati. Protagonista della vicenda è un giovane di 27 anni di origine magrebina, arrestato nelle scorse ore a Carpi (nell'hinterland modenese) dalla squadra mobile della questura di Reggio Emilia. Secondo quando riportato dal sito online ModenaToday.it, lo straniero avrebbe alle spalle già dei precedenti ed è stato accusato di aver commesso almeno otto delitti in quattro mesi (sei rapine, una tentata estorsione ed un furto, nel dettaglio) nel periodo che va dall'ottobre del 2022 alla fine dello scorso gennaio.

Risiedeva in un Comune della provincia di Reggio, dove era già sottoposto alla misura cautelare dell'obbligo di firma. E sulla base del modus operandi evidenziato dal presunto rapinatore, il sospetto di chi indaga è che il "trapper" facesse parte di una vera e propria baby gang attiva in più realtà dell'Emilia - Romagna. Il ragazzo avrebbe infatti agito perlopiù in una zona particolarmente frequentata dagli studenti, che avrebbe eletto a vittime principali delle sue scorribande. Dopo aver individuato la vittima ed essersi accertato dell'assenza di testimoni, le si avvicinava e dopo essersi presentato le minacciava per farsi consegnare contanti e cellulari. "O mi dai i soldi o ti spoglio", una delle frasi che secondo gli investigatori rivolgeva in tono minaccioso ai malcapitati. E ancora: "Non voglio fare casini, dammi quello che hai nelle tasche che non voglio ricorrere alle maniere forti". Oppure: "Dammi il cellulare, sai che succede se non lo fai", "Non sai cosa ti faccio, ti do dieci secondi di tempo e vedi cosa succede".

Si sarebbe inoltre mostrato sprezzante anche quando gli aggrediti minacciavano di allertare le forze dell'ordine, qualora non avesse desistito dal suo intento. "A me non me frega della polizia, se vuoi chiamala pure". Così facendo sarebbe quindi riuscito a mettere a segno le azioni violente che gli vengono contestate, ma a tradirlo sarebbe stata la frequenza con le quali sarebbero avvenute in un arco cronologico relativamente breve.

A seguito delle segnalazioni ricevute, i poliziotti lo tenevano d'occhio da tempo. E le indagini hanno così portato all'arresto del ventisettenne straniero, rintracciato nei pressi della stazione ferroviaria carpigiana. A breve potrebbero quindi esserci ulteriori sviluppi".

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