Cronaca nera

“L’immagine della morte di Pierina mi tormenterà sempre”: Manuela lascia la casa

Manuela Bianchi abbandona l'appartamento di via del Ciclamino. La donna ha spiegato di aver paura dopo l'omicidio della suocera Pierina Paganelli

“L’immagine della morte di Pierina mi tormenterà sempre”: Manuela lascia la casa

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Manuela Bianchi ha lasciato la casa di via del Ciclamino a Rimini, dove il 3 ottobre 2023 è stata uccisa la suocera, la 78enne Pierina Paganelli. Lo ha fatto - dichiara al Resto del Carlino - d’accordo con il marito Giuliano Saponi: la ragione è nella paura che segue la donna dalla mattina di quel 4 ottobre, quando trovò il corpo di Pierina - sul quale erano state vibrate 29 coltellate - in un vano di servizio al piano interrato del condominio.

Ritrovare Pierina - ha spiegato Manuela - è stata la cosa più sconvolgente della mia vita. Nessuno potrà togliermi l’immagine che ho di lei quando l’ho vista. Ed è un’immagine che mi tormenterà per sempre. Sicuramente quando ho capito che fosse lei il primo sentimento che ho provato, a parte piangere e disperarmi, è stata incredulità, che potesse essere successa una cosa del genere a una persona a me così vicina. Purtroppo non solo ho capito subito che fosse morta, ma soprattutto che si trattasse di omicidio, dal modo in cui i vestiti eran scomposti”.

La paura per l’omicidio, ma anche per se stessa e per la figlia starebbero guidando dunque Manuela, che nelle scorse settimane è stata oggetto di biglietti minatori in cui le veniva addebitata una presunta amicizia speciale con Louis Dassilva, vicino di casa e marito di Valeria Bartolucci.

Louis e Valeria nei giorni scorsi hanno scelto di avvalersi di un difensore differente da quello di Manuela e del fratello, Loris Bianchi. Tutti e quattro sono infatti sotto una lente di ingrandimento mediatica, ma di fatto nessuno è stato mai indagato per l’omicidio di Pierina. Sebbene i rapporti tra Manuela e i vicini si sarebbero incrinati i rapporti (ma la questione non avrebbe influito sulla scelta di cambiare casa), la donna è ancora convinta della loro estraneità ai fatti. Ma in un’epoca in cui il processo mediatico per alcuni conta di più di quello vero, nelle aule dei tribunali, chiaramente c’è chi paga questa attenzione.

In giro mi riconoscono - ha aggiunto Manuela - Non mi hanno mai detto in faccia ‘assassina’, ma le persone ridono sotto i baffi, mi additano e, come un signore l’altro giorno mentre ero a far benzina, sobbalzano nel capire chi sono. Vedo che hanno paura. Anche mio padre è distrutto, psicologicamente e fisicamente da questa storia. Stiamo sostenendo numerose visite mediche perché sta molto male. La situazione venutasi a creare da dopo la morte di mia suocera ha davvero provato profondamente le nostre due famiglie.

Ma confido che presto la verità verrà fuori”.

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