Lingotti d'oro e 3 milioni di euro. Il "giallo" delle due amiche russe arrestate a Milano

Le due donne sono state fermate dai carabinieri lo scorso 5 marzo mentre ricevevano un sacchetto contente il denaro da un 52enne turco. Trovati quaderni e appunti con cifre milionarie. L'ipotesi dell'intrigo internazionale

Lingotti d'oro e 3 milioni di euro. Il "giallo" delle due amiche russe arrestate a Milano
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I soldi sono quasi sempre un elemento diremente quando ci si trova di fronte a un ventaglio di ipotesi investigative. E in questa strana storia, che coinvolge due amiche russe e un uomo di origini turche, in arresto dallo scorso 5 marzo, di denaro ce n'è molto: 3 milioni di euro in contanti e 8 lingotti d'oro. Una cifra esorbitante di cui nessuno dei tre indagati saprebbe spiegare la provenienza. Un romanzo giallo, più che un fatto di cronaca, su cui ora indagano i carabinieri di Milano. Da dove arrivano tutte quelle banconote?

L'arresto dei tre indagati

Come riporta il Corriere.it i fatti risalgono al pomeriggio di martedì 5 marzo. Le due amiche russe - una di 47 anni e l'altra di 48 - incontrano il 52enne turco in una strada dell'hinterland milanese. Accostano l'auto, lui le raggiunge a piedi: si avvicina e consegna loro un sacchetto. Dentro ci sono alcune mazzette di banconote. Una pattuglia dei carabinieri, impegnata nelle classica attività di controllo del territorio, nota il fulmineo passamano. Così decide di seguire la macchina delle russe, salvo poi chiedere spiegazioni alle dirette interessate. E qui viene il bello.

I soldi e i lingotti d'oro

Interrogate subito dopo il fermo, le due amiche sembrano cadere dalle nuvole. Una dice che siccome l'altra ha un negozio di vestiti, aveva ipotizzato che nella borsina ci fossero dei tessuti. Eppure c'erano soldi, molti soldi. E non solo in quel sacchetto. Nel corso delle perquisizioni domiciliari, e nelle auto dei tre indagati, gli investigatori trovano un piccolo (si fa per dire) tesoretto: 50mila euro, 2 milioni e 587mila euro, 270mila franchi svizzeri, 589mila euro, 14mila dollari americani e 8 lingotti d'oro dal peso compreso tra cento e duecentocinquanta grammi. Nel computo complessivo bisogna includere anche alcune banconote bruciacchiate o strappate, per un valore complessivo di 14mila euro.

Le indagini

Vista la reticenza degli indagati, scattano subito gli accertamenti patrimoniali. Dalle indagini si scopre che una delle due donne russe è arrivata in Italia cinque anni fa, come turista, e nel 2023 ha sposato un pensionato. Quanto al 52enne turco, invece, sembrerebbe che la moglie - anche lei emigrata di recente - gestisca un'azienda nel settore dell'arredamento. Fin qui nulla di strano. Se non fosse che in ballo ci sono tanti milioni di euro. "Non dobbiamo dimenticare un principio fondamentale: è la Procura che deve dimostrare l'illecita provenienza. Noi sappiamo che è tutto regolare e presto lo dimostreremo", dice il legale dell'uomo, l'avvocato Alexandro Maria Tirelli.

Le ipotesi

Tante le ipotesi al vaglio degli inquirenti: dalla pista della droga a quella del riciclaggio.

Come se non bastasse, al giallo delle banconote si aggiunge pure il mistero di altro materiale confiscato: "Quaderni riportanti cifre numeriche manoscritte riconducibili a somme di denaro nell'ordine di milioni". Di cosa si tratta? Un altro mistero.

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