Mistero sulla borsa di Chiara Poggi. I genitori: "Mai rubata", ma qualcosa non torna

Interrogativi in merito alla borsetta di Chiara. I genitori smentiscono che sia stata rubata, ma quella mostrata potrebbe non essere l'accessorio mancante

Mistero sulla borsa di Chiara Poggi. I genitori: "Mai rubata", ma qualcosa non torna
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Mistero sulla borsa appartenuta a Chiara Poggi. Per giorni si è parlato della borsetta di Chiara, e sono state avanzate diverse teorie, come che questa fosse stata rubata. Le ricostruzioni parlano di una Pinko Bag che la giovane utilizzò negli ultimi giorni della sua vita. Pare che l'avesse con sé anche la sera del 12 agosto, quando fu vista acquistare una pizza insieme all'allora fidanzato Alberto Stasi.

Questa borsetta ha generato tanti interrogativi, anche perché all'interno dell'accessorio si trovavano oggetti che non sarebbero stati repertati. Sono addirittura circolate indiscrezioni relative a un furto. Intervistati da Tgcom24, i genitori di Chiara hanno voluto smentire queste voci, mostrando la borsa in questione. "Non è mai sparita nel nulla, ce l'abbiamo noi", hanno dichiarato. "Ci è stata restituita dai carabinieri qualche giorno dopo il 13 agosto, quando Chiara fu uccisa". E, ancora: "È vero che abbiamo subito un furto in casa qualche giorno dopo la restituzione della Pinko Bag, ma la borsa non ci è mai stata sottratta. Lo vogliamo chiarire subito per evitare speculazioni in Tv su una notizia non vera".

Insomma, non sarebbe avvenuto alcun furto. Tanto che i Poggi hanno addirittura mostrato la borsa alle telecamere. Entrambi sono parsi molto provati e stanchi della situazione. "Le cose che si dicono lasciano il tempo che trovano. Ormai a Garlasco vengono fuori più testimoni che abitanti", hanno dichiarato.

La borsa mostrata da Giuseppe e Rita Poggi è nera e presenta una scritta bianca al centro.

Tuttavia, la borsetta fotografata nella stanza di Chiara - dove figura anche lo scontrino della pizzeria - il 13 agosto 2007 è una Pinko Bag bianca. L'accessorio in questione non sarebbe mai stato repertato e ad oggi non si sa dove si trovi.

La questione, dunque, è ancora aperta.

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