Cronaca nera

"Questi dati sono falsi". Ma lo straniero non ci sta e picchia tre agenti

Un nigeriano trentaduenne è stato accusato di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Si sarebbe presentato presso l'Ufficio Immigrazione della questura di Modena con alcuni documenti falsi per ottenere il permesso di soggiorno e una volta scoperto avrebbe aggredito alcuni agenti, mandandoli in ospedale

"Questi dati sono falsi". Ma lo straniero non ci sta e picchia tre agenti

Si era presentato in Questura per sbrigare alcune pratiche relative all'ottenimento del permesso di soggiorno. Quando però il personale dell'Ufficio Immigrazione gli ha contestato l'inserimento nella domanda di alcuni dati che avevano tutta l'aria di essere falsi, non ci ha visto più e ha messo le mani addosso agli agenti, mandandone alcuni in ospedale. Protagonista della vicenda avvenuta nelle scorse ore in Emilia - Romagna, a Modena, è un uomo di 32 anni originario della Nigeria, che dovrà rispondere delle accuse di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale (ed è stato condannato per il momento all'obbligo di firma, in attesa di altri possibili provvedimenti a suo carico) dopo essere stato trattenuto in cella di sicurezza. Stando a quanto riportato dalla stampa locale, tutto sarebbe iniziato nella tarda mattinata di ieri, quando lo straniero si era recato presso il sopracitato ufficio della Questura.

Aveva con sé la documentazione necessaria per arrivare ad ottenere il permesso di soggiorno e sbrigarsela in poco tempo, o evidentemente questo era quel che pensava dopo essersi accomodato. In realtà però, i documenti presentavano, a quanto sembra, una serie di irregolarità e falsificazioni, dei quali gli operatori gli avrebbero chiesto conto: le carte, in buona sostanza, apparivano contraffatte. Domande alle quali l'africano non avrebbe saputo fornire risposte giudicate convincenti. E quando quest'ultimo si sarebbe reso conto che le probabilità di ottenere il permesso di soggiorno stavano sempre più avvicinandosi allo zero, sarebbero iniziati i problemi: in primis avrebbe iniziato ad insultare i presenti, minacciandoli. E poi sarebbe passato subito dalle parole ai fatti, scagliandosi contro un primo agente a suon di calci, pugni e morsi. Quest'ultimo, a seguito dell'aggressione, avrebbe riscontrato tagli a due dita della mano sinistra e al polso destro, prima che i colleghi intervenissero per bloccare l'extracomunitario e ricondurlo alla calma.

Un'operazione che si preannunciava complicata, anche perché il nigeriano non aveva a quanto sembra alcuna intenzione di calmarsi, nemmeno mentre veniva condotto verso le camere di sicurezza in attesa del processo per direttissima: sempre più in preda alla rabbia, se la sarebbe presa infatti con altri due agenti. Avrebbe spintonato e colpito ripetutamente uno di loro, prima di aver fratturato una mano ad un altro con un morso ben assestato.

Gli agenti aggrediti hanno quindi avuto bisogno di ricorrere alle cure dei sanitari del pronto soccorso: uno di loro ha rimediato una prognosi di trenta giorni per la frattura, mentre un altro ha ricevuto quindici giorni di prognosi per lesioni alle dita.

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