"Sono mia figlia e mia nipote". Svelati i nomi di madre e figlia trovate morte a Villa Pamphilj

Svolta sull’identità della donna trovata morta a Roma, si chiama Anastasia Trofimova: una donna russa ha riconosciuto la figlia da uno dei tatuaggi. La procura di Roma ha lavorato con l'Fbi e le autorità di Malta

"Sono mia figlia e mia nipote". Svelati i nomi di madre e figlia trovate morte a Villa Pamphilj
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Il suo nome era Anastasia Trofimova, aveva 28 anni. La procura di Roma ha diffuso i dettagli sull’identità della donna trovata morta a villa Dora Pamphilj il 2 giugno 2025, a poca distanza dal corpo della figlioletta. Si è giunti al riconoscimento grazie all’Fbi e alle autorità di Malta, Stato in cui la donna avrebbe vissuto in precedenza: “La donna risulta entrata a Malta nel settembre 2023 utilizzando un passaporto con il nominativo di Anastasia Trofimova. Presso l'ambasciata statunitense a Malta era stata avviata la pratica di registrazione della bambina con il nominativo di Andromeda Ford nata a Malta il 14 giugno 2024. La comparazione delle impronte della vittima con quelle riportate sul passaporto consentirà di acquisire definitiva certezza in merito alla identificazione”, fa sapere la procura in una nota.

Intanto, parallelamente, la notizia è stata diffusa sui propri canali social dalla trasmissione “Chi l’ha visto?”, che ha contattato la procura per la segnalazione: la madre della donna finora ignota li ha infatti contattati tramite una telespettatrice. “Si chiama Anastasia ed era andata a studiare inglese a Malta, dove ha conosciuto Rexal Ford”, avrebbe confermato la donna alla trasmissione. Dal giorno del ritrovamento erano state diffuse alcune ricostruzioni dei suoi tatuaggi: purtroppo il corpo della donna era alterato e non tutti erano di chiara riconoscibilità. La madre però ha scorto il tattoo di un’aquila presente sul suo piede, disegno che nei primissimi giorni aveva spinto a ipotizzare che la sconosciuta fosse di origine albanese e quel disegno fosse appunto un omaggio alla propria bandiera.

Ma non solo così non è stato: la madre di Anastasia ha appunto raccontato di aver conosciuto il sedicente produttore Rexal Ford con cui la figlia aveva una relazione (il vero nome dell’uomo è però Charles Francis Kauffman). La signora russa ha raccontato di aver sentito la figlia per l’ultima volta in videochiamata lo scorso 27 maggio. L’ultimo contatto in assoluto sarebbe avvenuto invece il 2 giugno: Anastasia le avrebbe raccontato in una mail di avere dei problemi con il compagno, e che stavano cercando di risolverli. “Dov’è ora quest’uomo?”, ha chiesto sotto choc la donna russa, alla quale erano state inviate le immagini della nipotina in braccio a Kauffman.

Sciolto quindi anche il nodo della bambina di un anno - per cui gli inquirenti stanno vagliando se l’omicidio sia stato compiuto da Kauffman: si chiama Andromeda, come aveva affermato l’uomo durante uno degli interventi delle forze dell’ordine cui sarebbe stato sottoposto a Roma. Successivamente la bimba sarebbe stata chiamata Lucia, e non Sarah, come invece era stato detto a un conoscente nei giorni del soggiorno romano della coppia.

Madre e figlia sconosciute erano state ritrovate, come detto, a Villa Dora Pamphilj a Roma, in una giornata di svago per giovanissimi e famiglie. Erano seminascoste, nude e coperte con sacchi neri, a 200 metri l’una dall’altra.

L’autopsia ha stabilito che la donna sarebbe morta per cause naturali, mentre la bambina sarebbe stata strangolata: per questa ragione, si sta indagando se il killer sia proprio Kauffman, il quale, nei giorni successivi alla morte di Anastasia, avrebbe raccontato che la donna l’avrebbe lasciato per un facoltoso fidanzato, abbandonando anche la figlia, versione che si è dimostrata essere falsa, dato che la donna era già morta.

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