
I punti chiave
Sono decine le denunce arrivate in queste ore alla Polizia Postale da parte di donne che hanno scoperto le loro foto rubate e finite sui siti sessisti Picha.eu e Mia Moglie. Gli investigatori sono al lavoro per risalire all'identità di chi gestisce le piattaforme online che contengono anche immagini di esponenti politici, come il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein, influencer e personaggi dello spettacolo. Sono in corso verifiche anche sulle modalità con cui sono state trafugate le foto e diffuse (senza consenso) per identificare gli autori dei post offensivi.
Chiuso il sito sessista
Intanto, nella mattinata di giovedì 28 agosto, Picha.eu ha chiuso ufficialmente i battenti. "Se sono stati violati i tuoi diritti - si legge in un comunicato diffuso dai gestori del sito - scrivici così procederemo a rimuoverlo". Nella nota si precisa che la piattaforma è nata come "uno spazio dedicato a chi desiderava certificarsi e condividere i propri contenuti in un ambiente sicuro". Gli amministratori del forum assicurano altresì di aver provato ad arginare "tutti quei comportamenti tossici", contrari alld politiche di Picha.eu, ma di non esserci riusciti. Da qui la decisione di "chiudere e cancellare definitivamente tutto ciò che è stato fatto di sbagliato". "In oltre 20 anni - conclude la nota - abbiamo sempre collaborato con le forze dell'ordine italiane e internazionali, contribuendo attivamente anche a casi importanti (come quello seguito dal giudice Cantone), fornendo ogni volta dati e supporto per assicurare alla giustizia chi commetteva crimini. Phica è stata una comunità, con luci e ombre, ma soprattutto con la volontà di creare uno spazio diverso".
Semenzato: "Deriva che inorridisce"
Sulla vicenda è intervenuta anche Martina Semenzato, Presidente della commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere. "La violenza contro le donne cambia forma, si attualizza, con una veste digitale, si diffonde sui social. Dal gruppo di 32.000 voyeuristi dall'ego espanso e ipertrofico, 'omuncoli' che hanno svenduto le proprie mogli e compagne contro ogni principio etico e morale", ha commentato la deputata di Coraggio Italia e del Gruppo parlamentare Noi Moderati. "Siamo di fronte a una deriva che ci lascia inorridite. - ha continuato Semenzato - Non c'è chi condanna di più e chi di meno: c'è comune disprezzo femminile e maschile".
E infine: "Siamo in presenza di un reato gravissimo, il c.d. revenge porn, perseguibile su querela di parte, che, val la pena ricordare a tutti, prevede una pena fino a sei anni di reclusione anche per chi condivide e diffonde le immagini".