
I punti chiave
Il caso di Garlasco è vicino a una svolta? È la domanda che tiene banco sui giornali da quando, nelle scorse ore, è trapelata la notizia relativa alle ricerche dell'arma delitto in un canale a Tromello, nel Pavese, un paese distante appena 5 chilometri dalla piccola cittadina dove, il 13 agosto del 2007, venne uccisa Chiara Poggi. Si torna a parlare di Andrea Sempio, indagato con l'ipotesi di reato per omicidio concorso con Alberto Stasi o ignoti, ma anche delle gemelle Stefania e Paola Cappa, le cugine della vittima. Secondo un'indiscrezione raccolta dal settimanale "Giallo", in edicola da giovedì 15 maggio, sarebbero stati depositati in procura più di 200 messaggi intercorsi tra la Paola Cappa, una delle due sorelle, e un suo amico dell'epoca. A detta di fonti vicine agli ambienti investigativi, gli sms sono ritenuti dagli investigatori "molto significativi" e contengono "riferimenti inquietanti" al delitto.
La festa in piscina
Stando a quanto riporta ancora "Giallo", gli inquirenti starebbero indagando anche su una festa in piscina che si è tenuta a luglio del 2007, un mese prima dell'omicidio. Una collega di Chiara Poggi, che all'epoca lavorava come impiegata contabile in un piccolo studio a Pavia, 18 anni fa avrebbe dichiarato ai carabinieri: "Chiara mi aveva parlato di una festa a cui si sarebbe dovuta recare in una villa con piscina". Cosa accadde a quella festa? Chi vi partecipò? Ma, soprattutto, qual è nesso con il delitto?
L'intercettazione
Riguardo alle sorelle Cappa, sulle quali si erano addensate alcune ombre all'inizio delle indagini, specie dopo le dichiarazioni rese ai carabinieri da un testimone, è certo che fossero molto a disagio con la famiglia Poggi a seguito della morte di Chiara. In un'intercettazione con la nonna, Paola avrebbe detto: "Odio gli zii, non li sopporto più, mi hanno rotto. Non voglio che vengano qui". E infine: "Se io e Stefania siamo ridotte così è per questa storia qua".
Le foto
Il noto settimanale di Cairo Editore punta l'attenzione anche su due foto esclusive. Nella prima, inviata da Paola alla sorella Stefania nel 2013, si vedono due piedi e in mezzo un'impronta che sembra a pallini.
Nella seconda immagine, scattata da Stefania non molto tempo fa, si vede un bimbo tra tante biciclette e sopra la scritta "Fruttolo". Il contenitore in plastica di uno yogurt Fruttolo rientra tra i reperti, recuperati all'epoca in casa Poggi, che gli esperti dovranno analizzare nei prossimi mesi. Che si tratti solo di suggestione?
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.