Cronaca nera

Trovato morto e legato al letto: si indaga sulle chat di un'app di incontri

Nelle prossime ore verrà svolta l'autopsia sulla salma del quarantunenne trovato priva di vita in provincia di Modena, legato al letto di casa. La procura ha aperto un fascicolo per omicidio e gli inquirenti stanno setacciando le chat dell'app di incontri alla quale la vittima era iscritta

I carabinieri sul luogo della tragedia
I carabinieri sul luogo della tragedia

Era stato trovato privo di vita venerdì scorso, legato al letto dell'abitazione di Formigine (un paese in provincia di Modena) nella quale abitava da un paio d'anni. E a tre giorni di distanza dai fatti, restano tre le ipotesi sulle quali stanno indagando gli inquirenti: gioco erotico finito male, rapina culminata nel sangue o litigio degenerato. Di certo, c'è che i punti da chiarire circa la morte di Alessandro Gozzoli sono ancora tanti e la procura ha già aperto un'inchiesta per omicidio: oggi sarà peraltro affidato l'incarico per l'esame autoptico, che sarà quindi effettuato nelle prossime ore. Questi gli ultimi sviluppi relativi alla scomparsa del quarantunenne originario di Bazzano (una realtà comunale dell'hinterland bolognese) con le indagini che stanno proseguendo a pieno ritmo.

Soprattutto la ricerca dell'ultima persona con il quale l'uomo avrebbe trascorso le ultime ore della sua esistenza: chi indaga sta lavorando in particolare sui tabulati telefonici e sulle chat di un'app di incontri alla quale la vittima si era iscritta. Potrebbe essere proprio l'account che aveva creato su un noto sito di incontri la chiave di volta per arrivare ad individuare l'eventuale omicida. Questo perché non risultano segni di scasso o di effrazione né alle porte né alle finestre, quindi potrebbe essere stato lo stesso Gozzoli ad aprire la porta a quello che potrebbe essersi rivelato il suo assassino. E anche le dichiarazioni di un amico del defunto sembrerebbero avvalorare questa tesi. "Gli dicevo sempre di non fidarsi delle persone appena incontrate - ha dichiarato ieri al quotidiano La Repubblica - ma era troppo buono, tanto da far entrare in casa il primo sconosciuto".

Anche gli investigatori pensano che la sera fra giovedì e venerdì scorso non fosse affatto da solo, per quanto ci siano ancora molteplici indizi non ancora decifrati dalla scientifica: la casa messa a soqquadro, la porta dell'appartamento insolitamente non chiusa a chiave (quando, a detta da chi lo conosceva, Gozzoli era solito chiuderla a doppia mandata) e la sua auto letteralmente scomparsa dal garage. L'allarme dei familiari era scattato quando, dopo aver cercato di rintracciarlo al telefono per tutta la giornata di venerdì, avevano saputo dai colleghi che il quarantunenne quella mattina non si era presentato a lavoro. A scoprire il cadavere fu la sorella: Gozzoli giaceva sul letto, legato alle mani e ai piedi e coperto da un lenzuolo. Il decesso sembrerebbe essere avvenuto per asfissia, ma dovrà essere l'esame autoptico a fornire ulteriori dettagli.

E a breve potrebbero esserci ulteriori novità.

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