Un capolavoro: l'arresto in Sicilia di un uomo per associazione a delinquere con la polizia.
Bisogna stare attenti, ora, nell'associarsi: evitare i mafiosi, ma anche le forze dell'ordine. Se ti circondi di una «rete protettiva» di personaggi che rappresentano la legalità, penseresti di essere tranquillo. No: devi stare attento a non essere «troppo» protetto dalla mafia. Così Antonello Montante, presidente della Camera di Commercio di Caltanissetta, e noto imprenditore antimafia, è stato indagato e arrestato con il colonnello dei carabinieri Giuseppe D'Agata, capocentro della Dia di Palermo tornato all'Arma dopo un periodo nei servizi segreti, Diego Di Simone, già sostituto commissario della squadra mobile di Palermo, Marco De Angelis, sostituto commissario prima alla questura di Palermo poi alla prefettura di Milano, Ettore Orfanello, comandante del nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza a Palermo, Giuseppe Graceffa, vice sovrintendente della polizia in servizio a Palermo.
Brave persone, sembravano, e acerrimi nemici della mafia, collaboratori di magistrati.
Nel corso di una perquisizione nella villa di Montante i poliziotti della mobile nissena avrebbero scoperto un vero e proprio archivio su magistrati e politici. Per informarsi, come fanno giornalisti e scrittori.Indagati, sospesi o in galera i poliziotti, la mafia può stare tranquilla. Una persona onesta non sa più a che santo votarsi.
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