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Il clima è cambiato (per gli estremisti)

Il clima è cambiato, è vero. Ma, soprattutto, nei loro confronti. Ormai non li sopporta più nessuno e le loro pagliacciate sono divenute una vera e propria forma di inquinamento politico e sociale

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Il clima è cambiato, è vero. Ma, soprattutto, nei loro confronti. Ormai non li sopporta più nessuno e le loro pagliacciate sono divenute una vera e propria forma di inquinamento politico e sociale. Ieri gli attivisti di Ultima generazione - a sorpresa! - hanno versato del liquido nero all'interno della Fontana di Trevi a Roma. L'ennesima, prevedibile, urticante e stanca provocazione che non provoca più nulla, se non una maiuscola irritazione tra gli italiani di ogni genere, compresi quelli che sono sensibili alle tematiche ambientali. Infatti la notizia non è più che abbiano, ancora una volta, danneggiato (seppure in modo non permanente) un monumento, ma è la rivolta scattata tra i presenti, che hanno fischiato i sedicenti contestatori e acclamato le Forze dell'ordine che li hanno sgombrati. Una maggioranza silenziosa che ieri ha deciso di fare un po' di chiasso e mettere al suo posto una minoranza facinorosa. La stessa minoranza che, sempre ieri, alla faccia dei gufi, non è riuscita a contestare la premier Giorgia Meloni in Emilia Romagna. Due buone notizie in un giorno solo che marcano la distanza siderale tra il Paese reale e certi estremismi e certa sinistra.

Perché questi eco-vandali non servono a nulla: danneggiano le opere d'arte, infastidiscono i cittadini, interrompono la viabilità - con il risultato paradossale che creando ingorghi aumentano lo smog - e, soprattutto, rendono invisa ai più una tematica importante come quella dell'ambiente. Insomma, danneggiano tutti senza favorire neppure la loro causa: rientrando perfettamente nella terza legge della stupidità umana di Carlo M. Cipolla.

Rimangono a reggergli bordone solo i vecchi arnesi della sinistra più radicale come Achille Occhetto che, sabato, a InOnda su La7 ha sostenuto che il Signore ha mandato un'alluvione sulla Romagna perché nessuno ascolta i ragazzi che gettano la vernice. Per fortuna nessuno ascolta lui. Forse solo Elly Schlein che, presente alla trasmissione, non ha trovato nemmeno una manciata di secondi per prendere le distanze da questo delirio ambientalista. Ma d'altronde è la stessa segretaria che ha giustificato le attiviste che volevano zittire il ministro Roccella al Salone del Libro di Torino. E le due cose vanno di pari passo, perché gli eco-gretini e le talebane del femminismo sono due facce della stessa medaglia: l'estremismo e lo squadrismo ideologico dei soliti gruppetti di prevaricatori che possono muoversi all'ombra di un Pd compiacente e di una folta schiera di finti intellettuali giustificazionisti alla Saviano. E meno male che il problema era il ritorno del fascismo..

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