Coronavirus

Coronavirus, in Lombardia i contagi sono 6. Ecco le contromosse della Regione

L'assessore regionale al Welfare Giulio Gallera in conferenza stampa a Palazzo Lombardia: "I contagi da virus cinese saliti a sei"

Coronavirus, in Lombardia i contagi sono 6. Ecco le contromosse della Regione

In Lombardia i casi confermati di coronavirus sono tre, ma altre tre persone - di cui sono accertati i contatti con il 38enne contagiato e ricoverato in gravi condizioni all’ospedale di Codogno - sono considerate casi molto probabili, essendosi recati al pronto soccorso della cittadina in provincia di Lodi con la polmonite. A renderlo noto l'assessore al Welfare della Regione Giulio Gallera, che annuncia anche i test sulle 149 persone che sono state a contatto con M.M, e la messa in isolamento di altre 250 per sottoporle tutte ai tamponi.

L’azzurro, in una conferenza stampa sull’emergenza coronavirus a Palazzo Lombardia, ha aggiunto che "il caso indice con il quale l’uomo di 38 anni ha avuto ripetuti contatti, era rientrato il 21 gennaio dalla Cina. Ora è ricoverato al Sacco e sta bene".

La Regione ha chiesto agli abitanti di Codogno, Casalpusterlengo e Castiglione d'Adda di rimanere in casa. Gallera ha annunciato anche che ci sarà un incontro oggi pomeriggio con il ministro della Salute, Roberto Speranza, che sta salendo a Milano con il capo della protezione civile Angelo Borelli: "Ci siamo mossi immediatamente, e su input del presidente Fontana abbiamo allestito una cabina di regia - ha aggiunto il forzista -. Il nostro sistema sanitario è attentissimo, c'è un livello di guardia particolare per il nostro Paese e lo stiamo gestendo in grande sintonia". E, ricordando le misure attivate nel lodigiano, prosegue: "È chiaro che è un livello di guardia particolare per il Paese. Lo stiamo gestendo in sintonia con tutti i livelli istituzionali, invitiamo alla calma e alla serenità".

"Non c'è necessita di confinare in isolamento tutta la popolazione, se ci fosse sarà il ministero della salute ad attivare i provvedimenti", afferma ancora l'assessore al Welfare di regione Lombardia.

Coronavirus in Lombardia

Gallera, quindi, ripercorre la vicenda del residente a Castiglione d’Adda: "Il 38enne ha iniziato a manifestare i primi sintomi giorno 15 febbraio, è andato in Pronto soccorso il 18, lamentando uno stato febbrile. Lì è rimasto alcune ore e poi è stato rimandato a casa, quindi è peggiorato ed è stato ricoverato. La sua situazione è degenerata velocemente. In terapia intensiva, di fronte alle insistenti domande degli anestesisti, la moglie ha ricordato che il marito ha avuto più incontri con un amico che era stato in Cina. Da lì i tamponi e la conferma". E ragguaglia sulle condizioni della moglie: "Anche la moglie è risultata positiva anche se le sue condizioni sono buone. Ieri è emerso un terzo caso con polmonite, coronavirus, era una persona che condivideva attività sportive con il 38enne".

Per i sei soggetti positivi al coronavirus è prevista una quarantena obbligatoria, in casa o in una struttura, civile o militare, che dovrà essere individuata spiega ancora Gallera, affiancato da Pietro Foroni della Protezione civile; la quarantena può avvenire a casa se i pazienti hanno una stanza e un bagno da usare in modo esclusivo e, quando escono dalla loro stanza, devono indossare mascherine e guanti, in caso contrario la Protezione civile sta cercando di individuare un albergo o una struttura militare adeguata.

L'assessore ha spiegato infine che"oggi le scuole non sono chiuse, ma è un provvedimento che valuteremo oggi insieme al prefetto e al ministro Speranza".

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