Turisti escono per giro in barca: "Ma quelli sono dei migranti...?"

Ancora sbarchi a Lampedusa. Continuano i flussi continui di migranti su piccole imbarcazioni che partono dal nord Africa. Una trentina sono arrivati indisturbati direttamente sulle coste della picolla isola siciliana, tra i turisti increduli che facevano il bagno nelle acque cristalline.

Turisti escono per giro in barca: "Ma quelli sono dei migranti...?"

Non è il primo e non sarà nemmeno l'ultimo degli sbarchi dei migranti nelle coste di Lampedusa tra lo stupore di bagnati e turisti.

L'ennesima carretta del mare arrivata indisturbata nella piccola isola siciliana è stata ripresa da un turista che attraverso il suo filmato ha evidenziato come gli sbarchi proseguono senza sosta e senza nessun controllo da parte delle autorità competenti. Il barchino con a bordo numerosi nord africani ha raggiunto le coste frequentate dai turisti e natanti con grandissima facilità. "Ma sono migranti..." si sente nel filmato. E poi il turista ha aggiunto: "Ma hanno anche i cellulari...".

L'emergenza migranti in Sicilia è una situazione pirandelliana che ha numerosi paradossi i quali sono stati denunciati da tempo dal sindaco dell'isola Totò Martello e dal governatore della Sicilia Nello Musumeci. Altri 276 migranti sono arrivati la notte scorsa a Lampedusa dove, nell'arco di otto ore, si sono registrati sette sbarchi. Persone che sono andate ad aggiungersi ai 250 arrivati, con sei imbarcazioni, ieri. Fra hotspot e Casa della fraternità - locali della parrocchia gestiti dal sacerdote Carmelo La Magra - ci sono, al momento, nell'isola delle Pelagie circa mille e 400 migranti.

Proprio qualche giorno fa in un lungo post di Facebook il primo cittadino di Lampedusa ha puntato il dito contro il premier Conte scrivendo: "Quanti ancora ne devono arrivare? Presidente Conte, quanti migranti devono ancora essere ammassati nel Centro accoglienza per poter avviare i trasferimenti da Lampedusa? Presidente Conte, quante barche di migranti devono ancora essere depositate al Molo Favaloro prima che inizino le procedure di demolizione? Presidente Conte, quanto pensa ancora possa durare la pazienza dei lampedusani?". Martello accusa l'esecutivo romano di non rispettare le norme di sicurezza in merito all'emergenza.

"Presidente Conte, forse non è chiaro: in queste condizioni il suo governo non è in grado di garantire le norme di sicurezza, non solo sanitarie, sull'isola. Quindi, basta con provvedimenti tampone, basta con questo silenzio assordante: lei e il suo governo non potete tacere di fronte a ciò che sta accadendo a Lampedusa! Non è più accettabile che la nostra isola sia abbandonata a se stessa e che il peso dell'accoglienza sia scaricato tutto sulle nostre spalle: noi siamo i primi a voler garantire il rispetto dei diritti umani, ma non è più accettabile che per questo Lampedusa sia lasciata in balia delle più feroci speculazioni politiche. Un presidente del Consiglio ha il dovere di rispettare tutti gli italiani compresa Lampedusa, che ha la sola colpa di trovarsi nel centro del Mediterraneo, al 35° parallelo".

Nel frattempo il governatore Musumeci ha firmato l'ordinanza che dispone la chiusura immediata di tutti gli hotspot siciliani rifacendosi all'art. 31 dello Statuto Siciliano.

"Si attivi un ponte-aereo immediatamente e si liberi la Sicilia da queste vergognose strutture, iniziando da Lampedusa". Ha affermato attraverso una nota ieri sera (22 agosto ndr) il presidente della Regione Siciliana.

"Ieri, come ogni giorno arrivano e sbarcano a Lampedusa indisturbati. Praticamente controllo confine uguale a zero". Commenta il senatore Stefano Candiani della Lega al ilGiornale.it .


"La Sicilia non può continuare ad essere trattata come il campo profughi d'Europa. La palese indifferenza di Conte e del ministro dell'Interno Lamorgese rispetto all'emergenza dovuta ai continui sbarchi di migranti - molti dei quali positivi al Covid - suona come un'intollerabile offesa al popolo siciliano, i cui sforzi e i sacrifici di questi mesi rischiano di essere vanificati da scelte politiche irresponsabili".

A sottolinearlo è l'assessore regionale ai beni culturali della Lega Alberto Samonà, che aggiunge: "la misura è colma: la Sicilia e i Siciliani, che sono un popolo tradizionalmente accogliente, meritano rispetto da un governo nazionale che in questi ultimi mesi si è voltato dall'altro lato, rendendosi così corresponsabile di questa invasione annunciata".

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