Cronache

Ferlazzo molestò una studentessa: "Salvata da un passeggero eroe"

Nuove rivelazioni sull’uomo che venerdì scorso ha ucciso a mani nude il venditore ambulante Alika Ogorchuckwu. Il racconto della giovane

Ferlazzo molestò una studentessa: "Salvata da un passeggero eroe"

Un soggetto violento e con elevata pericolosità sociale. Così il gip di Macerata, Claudio Bonifazi, su Filippo Ferlazzo, l’uomo che venerdì scorso ha ucciso a mani nude il venditore ambulante Alika Ogorchukwu, in Corso Umberto I a Civitanova Marche. Il giudice per le indagini preliminari ha disposto la custodia cautelare in carcere per l’operaio 32enne, segnalando il pericolo di reiterazione del reato. Ma c’è di più.

Ferlazzo quattro anni fa fu denunciato da una studentessa per violenza sessuale. Un episodio che risale al novembre 2018, avvenuto su un treno regionale Napoli-Salerno. “Posso sedermi qui vicino?”, la domanda dell’uomo all’allora 19enne, come ricostruito dalla stessa vittima ai microfoni di Repubblica. L’operaio raccontò di essere un pittore e di voler dipingere anche lei come modella.

Già alle prese con un percorso di problemi psichici e consumo di droga, Ferlazzo nel bel mezzo del dialogo tentò di abusare della studentessa. La spinse contro il finestrino, combattendo i tentativi di opporsi della ragazza. Fortunatamente, i due non erano gli unici passeggeri. Un uomo si accorse della situazione e intervenne: “Adesso non si preoccupi, non le può succedere più nulla”.

Solo un grosso spavento per la ragazza, oggi 23enne. Ma una testimonianza piuttosto importante sul pregresso di Ferlazzo, oggi dietro le sbarre per la brutale uccisione di Alika. La studentessa denunciò l’episodio ai carabinieri di Portici e l’operaio un anno fa è stato rinviato a giudizio con l’accusa di violenza sessuale. Il processo prenderà il via il prossimo 26 ottobre presso la sesta sezione penale del tribunale di Napoli presieduta dal giudice Antonio Palumbo.

“Ho voluto sporgere denuncia per riaffermare il diritto di tutte le donne a viaggiare liberamente senza rischiare di subire violenza da parte di sconosciuti”, le parole della studentessa attraverso l’avvocata Facciolla. La giovane non ha più visto il passeggero eroe e non conosce neppure il suo nome: “Per me è un eroe, si è comportato come dovrebbe fare chiunque.

Spero che, leggendo queste parole, possa trovare il modo di contattarmi”.

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