Cronache

Lampedusa è già al collasso. Il Viminale sposta i migranti

La pressione dei flussi migratori torna molto forte su Lampedusa: 70 dei 224 ospiti del locale hotspot, all'interno di una struttura che al massimo ne può contenere 95, sono stati trasferiti in Sicilia. Ma l'emergenza rimane ed i migranti continuano ad arrivare

Lampedusa è già al collasso. Il Viminale sposta i migranti

Dopo il sovraffollamento riscontrato nei giorni scorsi, si cerca adesso di correre ai riparti per evitare ulteriori problemi all’interno del centro d’accoglienza di Lampedusa.

Il locale hotspot di contrada Imbriacola, che ha una capacità massima di 95 persone, a seguito degli approdi autonomi delle ultime 48 ore e dell’arrivo degli 82 migranti a bordo della Ocean Viking, raggiunge quota 224 ospiti. Una situazione che manda su tutte le furie in primis il sindaco di Lampedusa, Totò Martello, il quale in primo luogo critica la decisione del governo di scegliere lo scalo dell’isola come porto per la Ocean Viking: “Accoglienti sì, cretini no”, dichiara sabato il primo cittadino.

In effetti gli 82 migranti scesi dalla nave dell’Ong francese Sos Mediterraée, sotto il profilo prettamente logistico vanno a gravare e non poco sul sistema di accoglienza dell’hotspot di Lampedusa, con possibili gravi ripercussioni anche per l’ordine pubblico.

Dal Viminale adesso arriva la conferma di un primo trasferimento di almeno 70 migranti, i quali nella mattinata di questo lunedì vengono imbarcati sul traghetto di linea che collega Lampedusa con Porto Empedocle.

Da qui poi, i 70 migranti saranno smistati nei vari centri d’accoglienza della Sicilia. Ma l’emergenza a Lampedusa non è comunque terminata. Da un lato infatti, permangono più di 150 migranti, con la capacità del locale hotspot ancora ben sforata. Dall’altro lato, gli sbarchi sull’isola più grande delle Pelagie proseguono.

Diversi gli approdi autonomi a partire dalla giornata di sabato: anche un singolo arrivo di un barchino con dieci persone a bordo, in questo momento può costituire un grande e grave problema per la gestione del centro d’accoglienza di contrada Imbriacola.

Totò Martello nei giorni scorsi torna a proporre i ponti aerei, in modo che il trasferimento dei migranti venga agevolato e velocizzato. Anche perché la nave di linea per Porto Empedocle può accogliere un numero giornaliero limitato di migranti ed il rischio è che, partito un gruppo verso la Sicilia, a Lampedusa ne arrivi subito un altro tramite nuovi sbarchi.

Una situazione quindi vicina al collasso, a cui si sta cercando di porre un rimedio anche se, per via dell’aumento del ritmo degli approdi a Lampedusa, non è semplice far rientrare il tutto in tempi brevi alla normalità.

Intanto emergono alcune novità anche dalla Ocean Viking, ormeggiata presso il porto dell’isola dalla giornata di sabato. La Guardia Costiera domenica pomeriggio ha effettuato un sopralluogo per verificare l’esistenza di tutte le condizioni idonee per la navigazione, controlli di routine effettuati nelle scorse ore anche sulla Open Arms, ormeggiata a Porto Empedocle in quanto raggiunta da fermo amministrativo.

Questa mattina membri della Sos Mediterranée fanno sapere di essere pronti a riprendere la navigazione: “Dopo lo sbarco delle 82 persone a bordo avvenuto sabato notte e nove ore di controlli da parte della Guardia Costiera italiana, la nave sta tornando nel Mediterraneo centrale per riprendere le operazioni di ricerca e soccorso”.

Lo si legge in un post pubblicato sul profilo Twitter di Medici Senza Frontiere, l’associazione umanitaria che collabora con Sos Mediterranée.

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