Cronache

Jeans strappati a scuola, la preside rilancia: "Vorrei le divise"

La preside di un liceo di Cosenza: "La divisa a scuola non mi dispiacerebbe affatto, azzera le differenze economiche". Ma subito scoppia la polemica

Jeans strappati a scuola, la preside rilancia: "Vorrei le divise"

Non si placa la polemica sui jeans strappati al liceo "Lucrezia della Valle" di Cosenza dove, qualche settimana fa, la vicepreside sigillò con lo scotch gli stappi sui pantaloni di una studentessa. A rilanciare, stavolta, è la preside dell'Istituto: "Quegli strappi sui pantaloni sono indecorosi - dichiara la dirigente scolastica Rosanna Perri al Quotidiano del Sud - e gli studenti dovrebbero andare a scuola in divisa".

La polemica

Bastano un paio di jeans con gli strappi e la polemica è servita. Un dibattito acceso che, ormai da giorni, tiene banco fuori e dentro le mura del liceo cosentino. Sulla vicenda sono intervenuti studenti, politici ed esperti che hanno denunciato il metodo "repressivo" della scuola. Fatto sta che la preside Rosanna Perri resta ferma sulle proprie posizioni. Anzi, rilancia: "La divisa a scuola non mi dispiacerebbe affatto. - rivela la dirigente scolastica - Io sono per il bon ton, oltre che della generazione dei grembiuli che trovo estremamente democratici perché azzerano le differenze economiche". Tuttavia, concede: "Mi rendo conto che l'idea dell'uniforme tra i banchi debba essere introdotta solo e soltanto qualora partisse spontaneamente dai ragazzi" che - dice - nel suo istituto sono liberi di vestirsi come meglio credono "ma devono rispettare la regola sul decoro".

Il caso

A denunciare l'episodio era stato il Fronte Gioventù Comunista di Cosenza con un post su Facebook. Gli studenti del liceo "Lucrezia della Valle" avevano segnalato l'iniziativa di una docente che si era premurata di sigillare con lo scotch gli strappi sul jeans di una studentessa ritenendo l'abbigliamento "indecoroso" per il contesto scolastico. Sulla vicenda si è espresso anche il noto sociologo Antonio Marziale, presidente dell’osservatorio sui diritti dei minori: "A scuola – ha detto Marziale all’Agi – si deve andare vestiti con decoro e su questo non ci piove. Ma un jeans strappato lo vedi in vetrina anche in via Montenapoleone a Milano o in via dei Condotti a Roma, le vie della moda per eccellenza.

Dunque, se una ragazzina li mette per andare a scuola è solo una ragazzina di tendenza".

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