La soglia dei 3 milioni: ecco cosa succede tra una settimana

Secondo il presidente della Fondazione Gimbe tra una settimana l'occupazione posti letto in area medica al 38% e in intensiva al 20%

La soglia dei 3 milioni: ecco cosa succede tra una settimana

Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, durante il suo intervento alla trasmissione L'Italia s'è desta in onda su Radio Cusano Campus ha lanciato l’allarme:"Con questo ritmo di crescita la prossima settimana avremo 3 milioni di positivi".

Gimbe lancia l'allarme

Nel corso della trasmissione Cartabellotta ha spiegato che in proiezione il prossimo lunedì, 17 gennaio, potremmo arrivare a registrare una occupazione dei posti letto in ospedale del 38% per quanto riguarda l’area medica, e del 20% per la terapia intensiva. Secondo lo stesso presidente di Gimbe queste percentuali inizierebbero a essere preoccupanti. Cartabellotta è sembrato poi critico sulla decisione presa dal governo di riaprire oggi le scuole: "Non è vero che siamo di fronte a un virus che non crea problemi nella fascia d'età pediatrica. Io in questo momento avrei puntato su due settimane di dad, per potenziare la vaccinazione dei ragazzi e dei bambini. Nella fascia 5-11 anni abbiamo ancora 3,1 milioni di bambini non vaccinati", ha poi precisato.

Quindi, l'aumento dei casi di Covid-19 nel nostro Paese sta facendo sentire il suo peso sugli ospedali e, qualora il ritmo di crescita della curva epidemica dovesse rimanere invariato, tra una settimana i ricoverati nei reparti ordinari potrebbero salire a quota 24mila e a 1.900 quelli nelle terapie intensive.

La circolazione virale

Cartabellotta ha sottolineato che i quasi due milioni di positivi stanno"iniziando a pesare sugli ospedali, con quasi 16.000 pazienti in area medica a quasi 1.600 in terapia intensiva. Abbiamo quasi l'1% di persone che vanno in area medica e l'1 per mille va in terapia intensiva. Con 2 milioni di positivi e con questo ritmo di crescita, lunedì prossimo rischiamo di avere 3 milioni di positivi". Ha poi osservato che avere un 13% di tamponi rapidi positivi riesce a darci l'idea di quella che è la circolazione virale. A questo punto ci sarà qualche preoccupazione in più se e quando si arriverà a 3 milioni di positivi.

Ma il problema è anche un altro, infatti l’aumento di percentuale di letti occupati nelle strutture ospedaliere porterebbe ovviamente gli ospedali a essere in sofferenza e, come ha tenuto a sottolineare il presidente di

Gimbe:“I problemi di sovraccarico non riguardano solo i pazienti Covid, ogni paziente covid che entra in ospedale fa sì che un paziente in meno di un'altra patologia venga assistito".

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