Nazionale

Due cose sulla libertà

So che qualche liberale duro e puro ha storto il naso di fronte ai provvedimenti decisi dal governo per punire la criminalità giovanile e l'abbandono scolastico

La piscina dismessa a Caivano dove sarebbero avvenuti gli stupri
La piscina dismessa a Caivano dove sarebbero avvenuti gli stupri

Ascolta ora: "Due cose sulla libertà"

Due cose sulla libertà

00:00 / 00:00
100 %

So che qualche liberale duro e puro ha storto il naso di fronte ai provvedimenti decisi dal governo per punire la criminalità giovanile e l'abbandono scolastico (carcere per i genitori) oltre che regolamentare l'accesso di minorenni a servizi on line ritenuti pericolosi quali ad esempio i siti di pornografia. Capisco che in punta di principio ogni limitazione della libertà è odiosa, ma a questi amici ricordo che non c'è nulla di più odioso che ritrovarsi un figlio in qualche modo menomato per eccesso di libertà, sua o dei genitori, a volte in modo irreparabile.

Mettiamoci d'accordo su un punto: le libertà devono essere commisurate alla capacità di comprenderle e gestirle, altrimenti sono altra cosa: un bambino di due anni non ha la libertà di maneggiare un coltello affilato, una di quattro di buttarsi in piscina da sola, uno di sette purtroppo accade - di navigare a piacimento su siti porno perché poi crescendo potrebbe convincersi di essere come Rocco Siffredi e di poter usare a suo piacimento il corpo delle donne, non cogliendo che quelle che vede sono adulte consenzienti e a volte disperate.

No, le libertà o sono consapevoli e noi consapevoli pure di trasgredire - o non sono. Quindi va da sé che un genitore che non manda i figli a scuola non è consapevole del danno che sta procurando ad altri e quindi giustamente va richiamato con le buone o con le cattive al rispetto dei doveri che si è assunto mettendo al mondo una creatura. Tutto questo è illiberale? Non credo proprio che siamo di fronte a una «repressione per decreto» come ha titolato ieri La Repubblica, tantomeno che la Meloni «mostra il pugno duro della legge e fa brillare sulla porta di Palazzo Chigi la stella da sceriffi d'Italia», come si legge sullo stesso giornale.

Qui non c'entra il liberismo esasperato, questo è il classico fallo di reazione di chi per far dispetto alla moglie (la Meloni) è disposto a tagliarsi gli attributi, nel senso di negare anche ciò in cui immagino si creda, nella fattispecie il fatto che i bambini e gli adolescenti vanno protetti e guidati a navigare in un mondo che sappiamo non essere il paradiso terrestre, che le libertà poi verranno da sole e noi siamo qui per difenderle a spada tratta.

Commenti