Cronache

L'ex-dipendente inchioda i Renzi: "Truffa da 15mila euro a settimana"

Si allarga l'inchiesta su Tiziano Renzi e Laura Bovoli. Al centro delle testimonianze di Paolo Magherini c'è un sistema di produzione di volantini che poi venivano mandati al macero in Slovenia

L'ex-dipendente inchioda i Renzi: "Truffa da 15mila euro a settimana"

Nell'inchiesta che vede coinvolti Tiziano Renzi e Laura Bovoli, ci sono alcuni lati misteriosi che gli inquirenti stanno cercando di capire. Uno è quello del fantomatico "capannone di Tiziano" di cui tutti hanno sentito parlare ma che nessuno sa dove sia. L'altro, invece, riguarda una quantitativo di volantini promozionali "destinati al macero".

Di cosa si tratta? Secondo le prime ricostruzioni, il sistema Renzi stampava e vendeva volantini per poi distruggerli, senza distribuirli. Una pratica molto sospetta che era già stata sfiorata da un'inchiesta de Le Iene, che mostrò anche un capannone poi scomparso.

Secondo le accuse, questa frode dei volantini sarebbe stata parecchio redditizia. Stando alle ricostruzioni del pubblico ministero Luca Turco e con le testimonianze di Paolo Magherini, dipendente della società Marmodiv, utilizzando questo finto giro di volantini venivano pompati nelle case della Eventi 6 dei Renzi circa 15mila euro a settimana. E la società creata dai due genitori dell'ex premier si occupava proprio della redistribuzione dei volantini pubblicitari per Esselunga, Conad e Coop.

Come riporta Libero, Magherini ha detto: "Rilevanti quantità di questi volantini vengono direttamente portati al macero. Ci lucrano su. Ci sono camionisti conniventi che consegnano i volantini nuovi, appena stampati, direttamente al macero (...) Su questa gestione occulta sono tutti d'accordo, compresi i responsabili marketing di Esselunga e di altri supermercati. Per esempio: per coprire tutta Firenze e Scandicci ci vogliono 230-240mila volantini, ma ne vengono forniti più di un milione". I rimanenti venivano tutti distrutti.

Il testimone racconta di un sistema molto complesso e studiato in ogni dettaglio. I volantini, prima venivano spediti in un magazzino di Mantova, poi venivano mandati al macero in Slovenia. Tutto in modo quasi occulto. "Ricordo con certezza che negli anni passati era lo stesso Tiziano Renzi che veniva personalmente con i mezzi di trasporto a prelevare i volantini in esubero.

Successivamente di questa cosa si occupava Carlo Ravasio", ha dichiarato Magherini.

Commenti