Cronaca locale

"Mappatura delle baby gang". A Milano interviene la Regione

Dopo l'ennesimo weekend di violenze, l'assessore lombardo alla sicurezza Riccardo De Corato chiede una mappatura delle baby gang attive in città. A Milano sarebbero ben 13 le bande di giovanissimi in azione

"Mappatura delle baby gang". A Milano interviene la Regione

Calci, pugni, accoltellamenti. Risse. Le notti milanesi sono da troppo tempo segnate dalle scorribande delle baby gang, da una serie di episodi violenti che all'ombra della Madonnina - come anche altrove in Italia - hanno riacceso l'allarme sicurezza. Nel capoluogo lombardo, in particolare, il susseguirsi delle aggressioni ha messo in evidenza la necessità di un'azione di controllo ancor più efficace. E, sul fronte amministrativo, di un sussulto da parte della giunta Sala che ancora è mancato. Proprio per questo, alla luce di un ennesimo fine settimana ad alto rischio, il confronto politico sull'argomento si è acceso con particolare intensità.

A chiedere un'azione più incisiva è stato l'assessore alla sicurezza della Regione Lombardia, Riccardo De Corato. Dopo l'aggressione ai danni di due ragazzi davanti al Politecnico di Milano nella notte tra sabato e domenica 6 marzo, l'esponente di Fratelli d'Italia ha richiesto una mappatura delle baby gang presenti nel capoluogo lombardo. "Bisogna procedere come ha fatto il prefetto a Padova e mappare i membri delle baby gang in modo da individuarli subito", ha auspicato De Corato in una nota. L'assesore della giunta regionale guidata da Attilio Fontana ha poi elencato le zone cittadine più esposte all'azione delle bande di giovanissimi: "Piazza Leonardo Da Vinci, come via Lecco, Piazza Gae Aulenti, i Navigli e le Colonne di San Lorenzo". Tutte zone - ha proseguito - "di mala movida, abbandonate a sé stesse, dove la sera e la notte accade di tutto. Risse, aggressioni, rapine e violenze: bisogna mappare le baby gang e sfruttare tutti i mezzi a disposizione per prevenire questi reati".

Riferendosi poi alle misure di prevenzione, De Corato ha domandato: "Dove sono le telecamere? In queste zone 'calde' sono in numero sufficiente e vengono adeguatamente utilizzate?". Proprio nei giorni scorsi, la stessa Regione Lombardia aveva approvato una mozione presentata da Forza Italia con la quale si chiedeva alle amministrazioni locali maggiore attenzione proprio al problema delle baby gang. Nel medesimo documento era stata avanzata la proposta di istituire uno sportello presso un ospedale milanese e un numero verde, entrambi dedicati alle vittime.

Il fenomeno, del resto, non è circoscitto come alcuni vorrebbero far credere. Solo a Milano, secondo quanto reso noto dal maggiore dei carabinieri Silvio Maria Ponzio, ci sarebbero 13 baby gang attive. Secondo quanto emerso dalle attività investigative, sarebbero composte prevalentemente da ragazzini cresciuti in contesti difficili, rispetto ai quali però è avvertito un forte senso di appartenenza.

Le suddette bande, inoltre, sarebbero in lotta con altre realtà delinquenziali attive in città.

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